Testatina-Cronache2013

 

 

ACCADEMIA LEONE KOZMINSKI – INCONTRO DI STUDIO

“IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IN POLONIA E IN ITALIA”

“INSTYTUCJA PREZYDENTA W POLSCE I WE WŁOZSECH”

Varsavia – Aula del Senato della Accademia Kozminski, 20-21 maggio 2013

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Bussi-Varsavia-1Nei giorni 20 e 21 maggio 2013 si è svolto a Varsavia, a cura del Collegio giuridico della stessa Accademia, l’incontro di studio: “Il Presidente della Repubblica in Italia e in Polonia”. La manifestazione godeva dell’Alto Patronato dei due Presidenti della Repubblica polacca Bronislaw Komorowski, e della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, ed era frutto di una lunga e proficua collaborazione fra i due Paesi, la cui amicizia – come più d’uno ha ricordato – è testimoniata dai tanti Polacchi che si immolarono durante la Campagna d’Italia della seconda guerra mondiale, venendo sepolti in terra italiana, ed è inscritta negli stessi due inni nazionali: la marcia di Dubrowski, che parla del “ritorno dalla terra italiana alla Polonia”, e quello di Mameli che ricorda come i due popoli siano accomunati idealmente dall’aver versato fianco a fianco il sangue d’Italia e il sangue polacco nella lotta per l’unità dei due paesi.

 

Diversi lustri addietro, infatti, un giovane professore polacco, Jan Warzyniak – che prestava servizio quale vice-direttore del Centro studi di Roma dell’Accademia polacca delle scienze – pose in essere i primi approcci con il mondo universitario italiano. Il primo incontro collegiale tra una rappresentanza multidisciplinare polacca ed una italiana si tenne presso la sede centrale del C.N.R. e fu realizzato anche grazie all’impegno di Giuseppe Contini insieme ai compianti Giorgio Lombardi e Giorgio Recchia. Ci fu uno scambio di notizie e di opinioni, che costituì la base per lo sviluppo successivo di rapporti sia istituzionali sia personali. Quell’incontro fu di grande importanza e contribuì non poco a far conoscere reciprocamente le realtà politiche e scientifiche dei due Paesi; l’uno, l’Italia, con una situazione istituzionale e costituzionale abbastanza consolidata, in base alla costituzione repubblicana del 1948; l’altro, la Polonia, allora alla ricerca di un assetto istituzionale e costituzionale moderno e definitivo, ma ricca di gloriosi precedenti storici. Nel Convegno, sono stati ricordati in proposito i privilegi “neminem captivabimus nisi iure victum” del 1425 (l’”habeas corpus” inglese è del 1679) e quello conosciuto come “nihil novi nisi commune consensu” del 1505, che riconosceva alla dieta polacca l’esercizio del potere legislativo; nonché la “forme constitutionelle” del maggio del 1791, che a sua volta precorse la costituzione francese del settembre dello stesso anno, e si può quindi considerare come la prima costituzione europea moderna.

 

Da quella lontana primavera del 1990 si sono susseguiti numerosissimi incontri in Italia e in Polonia fra giuscostituzionalisti e storici dei due Paesi, con la collaborazione sempre più convinta delle loro istituzioni accademiche, incontri che hanno portato anche a numerose pubblicazioni specializzate.

 

Una tappa molto importante dello sviluppo della collaborazione tra giuspubblicisti italiani e polacchi fu segnata dalla settimana residenziale di studi per la nuova costituzione polacca (la piccola costituzione) svoltasi nella sede di Mondralin dell’Accademia polacca delle scienze, settimana organizzata a cura dell’Istituto giuridico della stessa Accademia, con la collaborazione dell’Ambasciata italiana. A questa iniziativa parteciparono, in modo attivo e fattivo, illustri accademici dei due Paesi. Solo per ricordarne alcuni: tra gli italiani: l’ecclesiasticista Cesare Mirabelli, allora vice-presidente del C.S.M. e successivamente presidente della Corte Costituzionale; l’internazionalista Riccardo Monaco, ricco di una intensa esperienza presso le più importanti organizzazioni internazionali; tra i polacchi: l’allora direttore dell’istituto giuridico dell’Accademia Wasilowski e, soprattutto, l’indimenticabile Jannina Zakrzevska che fu giudice costituzionale e lavorò con intelligenza e passione all’elaborazione del nuovo ordinamento costituzionale polacco.

 

Negli anni successivi, seguirono numerose iniziative, ad alto livello scientifico e politico. Vi furono anche incontri utili tra ministri, presidenti e giudici rispettivamente della Corte e del Tribunale costituzionali, delle due Scuole Superiori della pubblica amministrazione, degli Ombudsman, di diverse strutture accademiche (tra queste segnatamente l’ateneo di Torun e l’Accademia Kozminski, tramite i professori Zbigniew Wittkowski e Jan Warzyniak). A ciò vanno aggiunti gli scambi di docenti e le pubblicazioni scientifiche nel settore del diritto pubblico e della sua storia, tendenti a migliorare la conoscenza e ad approfondire le tematiche relative agli ordinamenti dei due Paesi ed all’evolversi della situazione nei rapporti tra questi e l’U.E.  Così Jan Warzyniak – tenne diverse conferenze in Italia, e su invito dell’allora titolare della cattedra di storia del diritto medievale e moderno Luisa Bussi – svolse a Sassari un corso sulle recenti evoluzioni costituzionali delle Polonia. E’ da sottolineare la pubblicazione ufficiale da parte della Sejm della traduzione in italiano della “piccola costituzione” del 1992 fatta da Jan Warzyniak con la  collaborazione di Giuseppe Contini.

 

Si è così arrivati al 2008 quando a Varsavia, nei locali dell’Istituto italiano di cultura, un gruppo di giuscostituzionalisti e storici dei due Paesi, fondò l’Associazione italo-polacca dei costituzionalisti.

 

E’ stato così posto in essere un lavoro di ricerca svoltosi sovente in mezzo a molte difficoltà, un work in progress del quale si è dato conto in diversi incontri, dibattiti, tavole rotonde, lezioni e conferenze tenutesi in Italia ed in Polonia, su diversi argomenti del diritto pubblico, a mano a mano che maturavano le esperienze e si evolvevano i contesti non soltanto interni a ciascuno dei due Stati  o ai rapporti tra loro, ma anche, ed in particolare, propri del contesto europeo. A tale lavoro hanno fornito appoggio e intelligente disponibilità sia l’ambasciata italiana a Varsavia (nella quale si sono susseguiti gli ambasciatori Vincenzo Manno, Giuseppe Balboni Acqua, Anna Blefari Melazzi, Riccardo Guariglia) sia quella polacca presso il Quirinale (con particolare affetto è stato ricordato l’ambasciatore Mihalek).

 

Le iniziative sin qui svolte non sono state sostenute da contributi pubblici, peraltro non richiesti. Tuttavia esse hanno dato luogo a diversi riconoscimenti: da parte italiana, onorificenze al merito della Repubblica sono state conferite alla prof. Gintowt, giudice del Tribunale costituzionale polacco, già direttore della Scuola di Pubblica Amministrazione; al prof. Wasilkowski, direttore dell’Istituto giuridico dell’Accademia Polacca delle Scienze; e al prof. Warzyniak, dell’Accademia polacca delle scienze e dell’Accademia Kozminski. Da parte polacca, una onorificenza al merito della Repubblica fu conferita a Giorgio Lombardi, dell’Università di Torino, già componente del CSM, mentre la Medaglia di Copernico dell’Accademia Polacca delle Scienze fu conferita al Prof. Giuseppe Contini, allora direttore pro tempore della SSPA di Roma, poi Difensore Civico della Regione Sardegna.

 

Questi precedenti – dopo che la Preside e Prorettore Monika Całkiewicz ha aperto i lavori – sono stati ricordati, nel saluto d’inaugurazione, sia dal Rettore della Kozminski Witold Bielecki (che ha illustrato anche i brillanti risultati ottenuti dall’Accademia), sia dal Consigliere del Presidente della Repubblica Polacca Tomasz Nałecz; ad essi, da parte italiana, si sono egualmente richiamati sia l’Ambasciatore Guariglia sia poi Giuseppe Contini.

 

I veri e propri lavori del Convegno sono stati aperti dalle relazioni di Luisa Bussi e Tomasz Nałecz, relative alla genesi e all’evoluzione storica della figura del Presidente della Repubblica. A queste relazioni sono seguite quelle di Joanna Kielin e Giuseppe Contini sull’elettorato attivo e passivo di tale magistratura.

 

Bussi-convegno-varsaviaDel ruolo e delle competenze costituzionali che essa riveste, sia come Presidente della Repubblica sia come Capo dello Stato, hanno parlato Jan Warzyniak e Felice Ancora, mentre Jaroslaw Szimanek e Costantino Murgia hanno affrontato il problema delle guarentigie e responsabilità del Presidente della Repubblica. Infine Ewa Poplawska e Gino Scaccia hanno inquadrato la figura del Presidente della Repubblica nel sistema costituzionale dei due Paesi.

 

Una tavola rotonda ricca di interventi ha concluso l’incontro, che ha illuminato le molte e proteiformi sfaccettature di una figura che sta mostrando, nell’evolversi delle istituzioni, una dinamica sua propria.

 

Gli atti del Convegno saranno oggetto di una apposita pubblicazione, già in corso di stampa

 

 

LUISA BUSSI

Università di Sassari