Testatina-Notizie2013

 

 

Arcaria-2013-1FRANCESCO ARCARIA

 

 

«QUOD IPSI GALLO INTER GRAVISSIMA CRIMINA AB AUGUSTO OBICITUR»

 

AUGUSTO E LA REPRESSIONE DEL DISSENSO PER MEZZO DEL SENATO AGLI INIZI DEL PRINCIPATO

 

 

 

 

 

 

 

 

SATURA EDITRICE

NAPOLI 2013 – VIII-151 pp.

ISBN  978-88-7607-129-4

 

 

 

 

SOMMARIO

 

1.         Premessa

1

2.         Oggetto e scopo dell’indagine

3

3.         Gaio Cornelio Gallo

9

4.         Iniuria

13

5.         Maiestas

57

6.         Perduellio

106

7.         Peculatus e repetundae

119

8.         Conclusioni

132

 

Indice degli autori

137

Indice delle fonti

145

 

 

Quarta di copertina

 

Dalle numerose testimonianze concernenti le accuse penali rivolte a Gaio Cornelio Gallo emerge che ben cinque furono i capi di imputazione dei quali venne chiamato a rispondere, davanti al tribunale senatorio: l’iniuria, la maiestas, la perduellio, il peculatus e le repetundae. L’indagine sui reati commessi dal primo prefetto d'Egitto contribuisce così a gettare nuova luce sull'utilizzo della repressione criminale del senato da parte di Augusto come formidabile strumento di tacitamento delle voci del dissenso politico ed ideologico nei confronti della sua persona e del novus status rei publicae da lui instaurato. In questo senso, la vicenda umana e giudiziaria di Cornelio Gallo si appalesa agli occhi dell’interprete moderno come di non poco conto al fine, da un lato, di chiarire le dinamiche che determinarono la nascita e la progressiva affermazione, organizzazione e stabilizzazione del principato augusteo e, dall' altro, di lumeggiare passaggi non di rado assai delicati del dibattito che maturò all' interno della classe dirigente del novus orda sull’assetto da assicurare alla res publica restituta. Ed alla luce della non sempre pacifica dialettica tra senatus e princeps, Gallo ci appare allora come una vittima di interessi e giochi politici più grandi di lui e, conseguentemente, come una delle figure più affascinanti e paradigmatiche della generazione che visse il passaggio cruciale dalla Repubblica al Principato.

 

 

 

FRANCESCO ARCARIA (1961), professore ordinario di Istituzioni di diritto romano nell’Università di Catania, è autore di oltre cinquanta saggi sulle istituzioni giuridiche e politiche di Roma antica apparsi in riviste, atti di convegni e raccolte di studi e di un manualetto sulla storia e sulle fonti del diritto romano (Introduzione allo studio delle istituzioni di diritto romano. L'ordinamento costituzionale ed il sistema delle fonti di Roma antica, 2010) e coautore di opere didattiche sulle fonti (Le fonti di produzione del diritto romano ed «Ab urbe condita». Fonti per la storia del diritto romano dall'età regia a Giustiniano, 2002) e di un manuale ai storia del diritto romano (Storia giuridica di Roma. Principato e Dominato, 1998). Ha pubblicato le monografie «Senatus censuit». Attività giudiziaria ed attività normativa del senato in età imperiale (1992), «Referre ad principem». Contributo allo studio delle «epistulae» imperiali in età classica (2000), «Gratio Marci». Giurisdizione e processo nella normazione di Marco Aurelio (2003) e Diritto e processo penale in età: augustea. Le origini della «cognitio» criminale senatoria (2009).