Testatina-Notizie2013

 

 

usuraeAlice Cherchi

 

 

RICERCHE SULLE «USURAE» CONVENZIONALI NEL DIRITTO ROMANO CLASSICO

 

 

 

 

 

NAPOLI, JOVENE, 2012

XII-280 pp. - ISBN 978-88-243-2125-9

 

 

 

 

 

 

 

INDICE SOMMARIO

 

Premessa

XI

CAPITOLO PRIMO

LE USURAE CONVENZIONALI

TRA PRASSI CREDITIZIA

ED ELABORAZIONE GIURISPRUDENZIALE

1. Lo status quaestionis

1

2. Considerazioni preliminari

9

3. La convenzione delle usurae nei documenti del I e del II sec. d.C.

20

3.1. Confronto fra le fattispecie attestate in TPSulp. 51 e nel documento n. 122 riportato in FIRA III

20

3.2. (Segue) Esame di Scaev. D. 45.1.122 pr.: un'ipotesi in cui il debitore si era accordato in via informale con il creditore per il previo versamento delle usurae al fine di assicurarsi il godimento del capitale

28

3.3. (Segue) Esame di Scaev. D. 45.1.135 pr.: una conferma della possibilità che le parti concordassero informalmente modalità e tempi di corresponsione delle usurae

35

 

CAPITOLO SECONDO

LA CONVENZIONE DELLE USURAE

NELLA CASISTICA GIURISPRUDENZIALE

 

1. Le usurae da stipulatio e la realizzazione del mutuo feneratizio

39

1.1. Esame di Paul. D. 12.1.40: la cd. lex lecta sed non intellecta

40

a) Problemi di critica del testo e tentativi di ricostru-zione dell'iter logico della soluzione paolina

40

b) (Segue) Rassegna delle ipotesi esegetiche prospettate dagli esponenti delle principali scuole del diritto intermedio

49

c) (Segue) Ipotesi esegetiche più recenti. Possibilità che il mutuo descritto da Paolo fosse in realtà finalizzato ad assicurare una remunerazione al creditore

53

1.2. Ulteriori precisazioni in merito al rapporto fra stipulatio, pactum e forma documentale

56

a) Rilevanza del pactum e fisionomia del mutuo. Esame di Paul. D. 45.1.134.1 e Paul. D. 2.14.4.3

56

b) (Segue) Esame di Mod. D. 22.1.41.2. A proposito dell'ipotesi dell'efficacia costitutiva del documento

65

c) (Segue) Esame di Paul. D. 45.1.126.2. Peculiarità del mutuo preso in considerazione da Paolo

69

2.·Le usurae convenzionali collegate ad altre forme di finanziamento

73

2.1. Depositi regolari e depositi finalizzati al faenore exercere

73

2.2. (Segue) Esame di Scaev. D. 16.3.28, Paul. D. 16.3.26.1 e Pap. D. 16.3.24

79

2.3. Le usurae ex ratione mensae. Esame di Scaev. D. 2.14.47.1

91

 

 

CAPITOLO TERZO

I DIVIETI RELATIVI ALLE USURAE

CONVENZIONALI

 

Considerazioni preliminari

97

 

Sezione prima

I DIVIETI DI USURAE SUPRA CENTESIMAM

E SUPRA DUPLUM

 

1. Il divieto di usurae supra centesimam

103

1.1. Esame di Ulp. D. 12.6.26 pr.

103

a) Problemi di critica del testo ed ipotesi esegetiche

103

b) (Segue) Necessità di tenere conto di Scaev. D. 46.3.102.3, Ulp. D. 46.3.5.2 e C. 4.32.3 per comprendere il rapporto tra usurae indebitae ed usurae supra centesimam presupposto da Ulpiano

112

1.2. Ulteriore ricognizione del regime delle usurae supra centesimam

120

a) Alcuni riscontri nelle fonti postclassiche della vigenza del tasso della centesima

120

b) (Segue) Considerazioni sul campo di applicazione del divieto di usurae supra centesimam. Esame di Pomp. D. 45.1.90, Ulp. D. 19.1.13.26, Pap. D. 20.1.1.3 127 2. Il divieto di usurae supra duplum 134 2.1. Esame di Ulp. D. 12.6.26.1. Enunciazione del divieto di usurae supra duplum

134

2.2. Esame di C. 4.32.10. Una precisazione sulle modalità di calcolo del duplum

139

 

Sezione seconda

IL DIVIETO DI USURAE USURARUM

 

1. Esame delle fonti dalle quali si evince la vigenza del divieto di usurae usurarum in epoca classica

143

1.1. Ancora su Ulp. D. 12.6.26.1. Necessità di tenere conto di Marcian. D. 22.1.29

143

1.2. (Segue) Esame di Mod. D. 42.1.27

148

1.3. (Segue) Esame di Marcian. D. 20.4.12.6

152

2. Considerazioni sul campo di applicazione del divieto di usurae usurarum alla luce di alcuni frammenti aventi ad oggetto fattispecie di buona fede

157

2.1. Esame di Ulp. D. 17.1.10.3. Ulpiano si sofferma a giustificare la possibilità di condannare il procurator a versare le usurae su una somma formata in origine da usurae

157

2.2. (Segue) Alcuni riscontri: Scaev. D. 26.7.58.4 e Ulp. D. 26.7.7.12

163

2.3. (Segue) Esame di Ulp. D. 50.8.2.5. Peculiarità del caso in cui la gestione fosse affidata ad un funzionario pubblico

171

 

CAPITOLO QUARTO

L'APPLICAZIONE DEI DIVIETI

RELATIVI ALLE USURAE CONVENZIONALI

 

1. Ipotesi sul campo di applicazione dei divieti aventi ad oggetto le usurae convenzionali

175

1.1. Riflessioni sul tenore di Pap. D. 16.3.24 e Paul. D. 3.5.6(7)...

175

1.2. (Segue) ... e su quello di Paul. D. 19.2.54 pr. e Pap. D. 22.l.l pr. Possibilità di ammettere che i divieti relativi alle usurae convenzionali avessero un campo di applicazione generale

180

2. Violazione dei divieti e tutela del debitore

185

2.1. Esame di Marcian. D. 22.1.29. Possibilità di interpretare la soluzione di Marciano in base all’operatività dell’exceptio in diminuzione della condanna nel processo formulare

187

2.2. (Segue) Esame di Pap. D. 22.1.9 pr., Paul. D. 22.1.20 e Paul. D. 22.1.17 pr. Alcune conferme della necessità di circoscrivere alla cognitio extra ordinem l’operatività della 'Teilnichtigkeit' della stipulatio

196

3. Verso il perfezionamento della tutela del debitore mediante l’exceptio doli o non numeratae pecuniae

207

3.1. Esame di C. 4.30.2 e C. 4.30.3. L’inversione dell’onere della prova

207

3.2. (Segue) Esame di C. 4.30.9. Alcune considerazioni sul modo in cui si cristallizzò la norma sull’onere della prova introdotta dalla cancelleria di Caracalla

220

 

OSSERVAZIONI CONCLUSIVE

227

 

Abstract

235

Bibliografia

239

Indice degli Autori

265

Indice delle fonti

269