Testatina-Notizie2013

 

 

Diritti-guerra-1Diritti in guerra

Atti del Convegno Internazionale Bellum iustum.

Aosta 5-7 dicembre 2007

 

A cura di Michele Antonio Fino

 

 

 

Roma, Carocci editore, 2012

pp. 232 – ISBN  978-88-430-6388-8

 

 

 

Indice

 

Prefazione, di Michele Vellano

9

 

De miseria bellorum, etiam quae iusta dicuntur. Le ragioni di una riflessione multidisciplinare, di Michele Antonio Fino

13

 

Parte prima

Storia delle istituzioni politiche

 

Stásis, pólemos e díkaios póIemos. Immagini del fenomeno bellico e nozione di “guerra giusta” nella Grecia antica, di Emanuele Stolfi

23

 

La teoria del bellum iustum nell’esperienza romana, di Antonello Calore

67

 

Problematiche giuridiche del bellum iustum, tra Medioevo ed età moderna, di Gian Savino Pene Vidari

77

 

Bibliografia

115

 

Parte seconda

Sociologia

 

American Evangelicalism and “Just” War, by William H. Swatos Jr.

129

 

Religioni in Guerra. Per una sociologia del conflitto socio-religioso, di Enzo Pace

151

 

Bibliografia

163

 

Parte terza

Diritti e relazioni internazionali

 

Legittimità e legalità della guerra?, di Vittorio Ferraris

167

 

L’uso della forza nel diritto delle Nazioni Unite, di Edoardo Greppi

195

 

L’uguaglianza dei belligeranti nel diritto internazionale dei conflitti armati, di Gabriella Venturini

213

 

Bibliografia

225

 

 

Quarta di copertina

 

Dopo i decenni della Guerra fredda, in cui l'opzione bellica era relegata a contesti locali, spesso negati per il timore di un’escalation planetaria in caso di conflitto tra i due blocchi contrapposti, a partire dal 1991 l'uso delle armi è tornato a essere considerato come il possibile esito di una tensione internazionale. Non a caso, tra la caduta del Muro e la fine dell'URSS, scoppiò la prima Guerra del Golfo.

In vent'anni, la praticabilità ideologica, prima ancora che materiale, della scelta di colpire militarmente ha molto tentato i governanti e sempre meno indignato le opinioni pubbliche, assottigliando i cortei dei pacifisti e proporzionalmente anche le argomentazioni degli oppositori all'uso della forza.

È diventato progressivamente più facile finire diritti in guerra ed è diventato sempre più aleatorio parlare di prerogative giuridiche valevoli anche in contesti di confronto armato: i Diritti in guerra, appunto.

Per questo, nell’occasione di un convegno internazionale ad Aosta, dopo la seconda Guerra d’Iraq ma prima della Libia, cultori di diverse discipline hanno lavorato per rimettere a punto concetti e, in definitiva, valori.

 

Michele Antonio Fino, professore associato di Fondamenti del Diritto europeo nell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, si è formato nelle Università di Torino e Ferrara. Accanto agli studi dedicati agli istituti giuridici dell'antichità, coltiva interessi relativi all’edizione digitale delle fonti classiche e negli ultimi anni ha iniziato ad occuparsi di problemi di diritto agrario ed alimentare.