Testatina-Notizie2013

 

 

Scevola-2012-1

Roberto Scevola

 

 

‘Utilitas publica’

 

tomo primo

EMERSIONE NEL PENSIERO GRECO E ROMANO

 

 

L’ARTE DEL DIRITTO

Collana diretta da Luigi Garofalo

23.I

 

 

CEDAM, 2012

XII-427 pp. – ISBN  978-88-13-31433-0

 

 

 

INDICE  SOMMARIO

 

Introduzione

1

 

CAPITOLO PRIMO

DA OMERO A SOLONE. LA TRADIZIONE GRECA IN MATERIA DI UTILITÀ NELLA SFERA PUBBLICA

 

1.         La bipolarizzazione soggettiva dell'utilità e la coscienza della dicotomia 'pubblico-privato' nel lessico omerico

11

2.         Una chiave di lettura della contrapposizione tra ‡dion e mion: il ruolo del BasileÚj nella crepuscolare prospettiva della patrimonializzazione del potere

18

3.         Appartenenza dei beni ed attività aventi rilevanza pubblica nei poemi omerici

33

4.         Qer£apontej e rukej come ausiliari basileutici nella gestione della comunità e nella direzione dell’okoj

44

5.         Modelli prototipici di relazione tra ‘giusto’ e ‘utile’ nella sfera del pubblico, alla luce dell’epica omerica: l’accezione primigenia di  qšmij e d…kh

54

6.         Inadempimento degli obblighi inerenti alla mansione pubblica e sfruttamento dei beni della comunità nelle invettive contro Agamennone: il profilarsi dei valori collaborativi in rapporto alla persistente concezione agonale

63

7.         I valori del mondo esiodeo e la progressiva entificazione dell'idea di d…kh: il benessere della comunità quale ‘ricompensa’ di un buon governo

76

8.         La corretta amministrazione della giustizia come fattore determinante l'utilità comune nella prospettazione del poeta ascreo

84

9.         Giustizia ‘imparziale’ e primeva apparizione del nÒmoj come rafforzamento di un percorso coerente

97

10.       L'idea di eÙnom…a in rapporto alla graduale affermazione della pÒlij nel pensiero sotteso alle riforme di Solone

107

11.       Il perseguimento della koinwn…a mediante l’ipostatizzazione della diade eunomico-dicastica: ‘buon governo’ del mediatore e raffigurazione della tirannide

117

 

 

CAPITOLO SECONDO

UTILITA E GIUSTIZIA NEL DISCORSO PUBBLICO DELLA POLIS E NEL PENSIERO DELLA COMUNITÀ UNIVERSALE

 

1.       Il graduale e travagliato distacco dalle concezioni tradizionali: l'integrazione dei nÒmoi nel rapporto tra utilità e giustizia

141

2.         La subordinazione del giusto all'utile argomentata da Trasimaco

179

3.         Il pensiero di Tucidide emergente dal 'dialogo dei Melii'

204

4.         Socrate e la reazione metodologica alla riflessione sofistica

212

5.         L'esercizio ‘disinteressato’ del potere come manifestazione di giustizia nell'utopia platonica

218

6.         L'utilità comune come criterio di valutazione dei regimi vigenti nella ‘Politica’ di Aristotele

225

7.         Utilità, giustizia e potere nei principati ellenistici: da Arist. pol. 3.13.13-14 alla rielaborazione postalessandrina

236

8.         Il legame tra utile e giusto in ordine alla legittimazione della monarchia nel pensiero epicureo

253

9.         L'ideale del saggio e il perseguimento del kaqÁkon nella riflessione della prima Stoa

263

10.       La centralità del nÒmoj nella meditazione di Crisippo

271

11.       Assimilazione del monarca alla divinità e utilità generale nei cd. scritti pitagorici

275

 

 

CAPITOLO TERZO

‘QUANTUM AD IUSTITIAM RECEDAT UTILITAS’: LA RIFLESSIONE ROMANA

 

l.          La riproposizione del pensiero realista nell’opera storiografica di Polibio

287

2.         L’estremizzazione dell'utilitarismo nell'impostazione scettico-probabilista di Carneade come ‘antimodello’ per la classe

299

3.         Teoria e prassi: ragioni storiche e moventi ideali di una ricomposizione necessaria

312

4.         La qualificazione politica del rapporto tra diritto e utilità in Cic. rep. 1.25.39

335

5.         Utilitas communis e utilitas rei publicae nelle opere ciceroniane tra finalità immediate ed influssi duraturi

350

6.         Il bonum publicum nell’analisi di Sallusio come alternativa all’utilitarismo ciceroniano: fondamentali testuali

363

7.         Emersione dell’espressione utilitas publica e sporadicità del suo impiego in età anteseveriana

378

 

Valutazioni conclusive

395

 

Indice degli autori

401

Indice delle fonti

411

 

 

tomo secondo

ELABORAZIONE DELLA GIURISPRUDENZA SEVERIANA

 

L’ARTE DEL DIRITTO

Collana diretta da Luigi Garofalo

23.II

 

CEDAM, 2012

XII-408 pp. – ISBN  978-88-13-33109-2

 

 

INDICE  SOMMARIO

 

Considerazioni iniziali

1

 

CAPITOLO PRIMO

TESTIMONIANZE IN MATERIA DI STATO DELLE PERSONE

 

1.         La datio tutoris del servus alienus e la condizione 'si liber esto' nella fattispecie di Ulp. 36 ad Sab. D. 26.2.10.4

9

2.         Le soluzioni interpretative ulpianee e la duplice valenza del concetto di publica utilitas

15

3.         Il conflitto di norme in tema di tutela pupillare secondo Ulp. 13 ad Sab. D. 38.17.2.44  

22

4.         Considerazioni materiali ed argomentazioni teoriche nella soluzione ulpianea del caso

29

5.         Il significato delle tre ipotesi argomentative

33

6.         Rilevanza degli interessi implicati e portata pratica del richiamo all’utilitas publica

41

7.         Prestazione del consenso da parte degli aventi potestà per il matrimonio dei filii familias in Tryph. 4 disp. D. 49.15.12.3: problematiche di regime ed elaborazioni severiane

46

8.         Ricostruzione storica dei precedenti giurisprudenziali e legislativi

56

9.         La ratio della deroga a favore dei figli nati da nozze prive di auctoritas tra necessitas e publica utilitas

62

10.       Utilitas nuptiarum e utilitas nubentium a confronto: alcuni spunti di riflessione

69

 

 

CAPITOLO SECONDO

TUTELA INTERDITTALE DEI LUOGHI PUBBLICI

 

1.         Fruizione dei loca publica da parte dei privati e loro tutela secondo Ulp. 68 ad ed. D. 43.8.2.2 

75

2.         Legittimazione attiva agli interdetti e rilievo processuale del richiamo alla publica utilitas

88

3.         Interesse pubblico ed interesse dell'istante in Ulp. 68 ad ed. D. 43.8.2.44: due ipotesi interpretative

96

4.         Una nuova proposta di lettura circa l'applicazione ulpianea della publica utilitas agli interdetti restitutori

104

5.         Protezione indiretta del pubblico interesse nell'interdetto de loco publico fruendo secondo Ulp. 68 ad ed. D. 43.9.1.1 

111

6.         Classicità del riferimento alla publica utilitas

117

7.         Tutela degli agri vectigales appartenenti agli enti territoriali minori: profili problematici

122

8.         Interdetti de cloacis privatis e de cloacis publicis nel commentario ulpianeo ad edictum (lib. 71 D. 43.23.1): l’interesse pubblico alla vivibilità ambientale

129

9.         Alla ricerca di un bilanciamento con gli interessi privati: il concorso del rimedio interdittale con la cautio damni infecti e la operis novi nuntiatio

137

10.       La publica utilitas come fattore di coordinamento tra attività private ed interessi superindividuali

144

11.       La classificazione degli interdettiin Paul. 63 ad ed. D. 43.12.1

151

12.       La publica utilitas come fattore di coordinamento tra attività private ed interessi superindividuali

159

13.       L’interesse pubblico alla sepoltura dei cadaveri nelle Quaestiones di Papiniano (D. 11.7.43)

168

 

 

CAPITOLO TERZO

RILEVANZA DELLE AGGREGAZIONI SOCIALI

 

1.         Immunità e privilegi a collegia e corpora: le condizioni di concedibilità per Call, 1 de cognit. D. 50.6.6.12

181

2.         Il requisito della prescrizione legislativa richiamato da Gai 3 ad ed. prov. D. 3.4.1 pr.-1

185

3.         Il significato del pubblico interesse ed il riferimento alla necessitas nella riflessione di Callistrato

194

4.         Sul processo di trasformazione dei corpi intermedi in organismi amministrativi

200

5.         Le fattispecie di deposito presso gli argentarii in Pap. 9 quaest. D. 16.3.8 e il regime di priorità nella soddisfazione dei crediti secondo la giurisprudenza severiana

206

6.         Natura del privilegium concesso ai meri depositanti e specialità della disciplina concorsuale

222

7.         Sull'ipotizzata funzione pubblicistica della societas argentaria

230

8.         Il deposito necessario per Ulp. 30 ad ed. D. 16.3.1.4: genuinità del riferimento alla publica utilitas

242

9.         Applicazione pratica del richiamo e tutela dell’affidamento

248

 

 

CAPITOLO QUARTO

ASPETTI PROCESSUALI IN MATERIA DI REPRESSIONE DELLE ATTIVITÀ ILLECITE

 

1.         Le deroghe giustificate dal pubblico interesse nei procedimenti avverso gli autori di illeciti annonari, secondo Marcian. 1 de publ. iud. D. 48.2.13

257

2.         La discussa competenza prefettizia sui crimini annonari (Pap. Iust. 1 const. D. 48.12.3.1)

264

3.         Il dardanariato: attività criminose e forme repressive nelle valutazioni dei giuristi severiani

273

4.         Critica all’orientamento generalista circa la definizione di dardanarius

284

5.         Portata estensiva del crimen annonae con riguardo alla contraffazione degli strumenti di misurazione e provvedimenti sanzionatori delle frodi

289

6.         Il pensiero di Paul. 1 sent. D. 48.19.37 a completamento della ricostruzione ulpianea in tema di repressione extra ordinem e pro modo admissi

300

7.         Utilitas annonae, utilitas popularis annonae e utiliitas publica ad annonam pertinens: considerazioni di sintesi

307

8.         Scritti diffamatori e persecuzione dei relativi autori nel libro 56 del commentario ulpianeo ad edictum

316

9.         La tutela avverso le diffamazioni anonime e pseudonime

324

10.       Praemium e pregiudizio alla dominica potestas: le ragioni del ricorso alla pubblica utilità

333

11.       Il significato della pratica premiale in età severiana: all’utilitas rei publicae subentra l’utilitas publica

343

12.       Il contributo desumibile da Paul. 8 quaest. D. 3.3.42.1 e la giustificazione ulpianea all’interno del dibattito giurisprudenziale

351

13.       Publica utilitas e contenuti sanzionatori con riferimento al passo paolino

365

 

Epilogo

372

 

Indice degli autori

383

Indice delle fonti

395