Seconda-pagina1[ISSN 1825-0300]

 

N. 9 – 2010 – Tradizione-Romana

 

 

foto-Wang-1Wang Yingying

Università di Giurisprudenza e Scienze

Politiche del Nord-Ovest, Cina

 

L’obbligazione in solidum nelle actiones adiecticiae qualitatis e la diffusione nei codici civili del sistema romanistico e nel sistema giuridico cinese

 

 

Indice-Sommario: 1. Il significato di “in solidum. – 2. “In solidum” nelle Institutiones gaiane. – 3. “In solidum” nelle Institutiones giustinianee. – 4. “In solidum” nei Digesta giustinianei. – 5. I modelli legislativi dell’obbligazione in solido nei codici civili. – 6. I legami tra in solidum” e “in solido”. – 7. La legislazione attuale cinese sull’obbligazione solidale. – 7.1. Le leggi attuali. – 7.2. Problemi esistenti.

 

 

1. – Il significato di “in solidum

 

Il termine solidum riveste quattro significati: a) il solido, la solidità; b) ciò che resiste, il duro; c) la somma intera; d) l'essenziale[1]. Come possiamo spiegare la dizione in solidum delle fonti? Ci sono due tipi di traduzione per “in solidum” in cinese: la prima è “Lian Dai (solidale)”; la seconda è “Zheng Ti (per l’intero)”[2]. Punto cruciale è la confusione tra la terminologia moderna e quella romana.

Nel diritto civile moderno, l’art. 1292 del c.c. it. (1942), ad esempio, statuisce:

 

«L'obbligazione è in solido quando più debitori sono obbligati tutti per la medesima prestazione, in modo che ciascuno può essere costretto all'adempimento per la totalità e l'adempimento da parte di uno libera gli altri; oppure quando tra più creditori ciascuno ha diritto di chiedere l'adempimento dell'intera obbligazione e l'adempimento conseguito da uno di essi libera il debitore verso tutti i creditori».

 

I requisiti dell’obbligazione in solido sono, dunque: a) una pluralità di debitori o di creditori; b) l’identità della prestazione; c) l’identità della fonte (le obbligazioni devono derivare da un medesimo fatto giuridico)[3].

La maggiore parte dei romanisti moderni ritiene che il diritto romano abbia conosciuto le obbligazioni in solido[4]. Talamanca considera le actiones adiecticiae qualitatis come una causa del debito in solido. Burdese le descrive nel paragrafo riguardante le “obbligazioni con pluralità di soggetti”[5].

Ci si domanda se l’espressione “in solidum” nel diritto Romano abbia lo stesso significato di “in solido” nel diritto moderno, cioè può rispondere ai tre requisiti previsti per le obbligazioni “in solido” nel diritto moderno.

 

 

2. – “In solidum” nelle Institutiones gaiane

 

L’actio exercitoria, l’actio institoria e l’actio quod iussu sono in solidum (G. 4.69-71). In G. 4.72a, Gaio spiega

 

… si igitur verbi gratia ex HS - X, quae servus tuus a me mutua accepit, creditori tuo HS - V solverit aut rem necessariam, puta familiae cibaria, HS - V emerit et reliqua V quolibet modo consumpserit, pro V quidem in solidum damnari debes, pro ceteris V eatenus, quatenus in peculio sit. ex quo scilicet apparet, si tota HS - X in rem tuam versa fuerint, tota te HS - X consequi posse; licet enim una est formula, qua de peculio deque eo, quod in rem (patris) domini(ve) versum sit, agitur, tamen duas habet condemnationes. itaque iudex, apud quem ea formula agitur, ante dispicere solet, an in rem (patris) domini(ve) versum sit, nec aliter ad peculii aestimationem transit, quam si aut nihil in rem (patris) domini(ve) versum intellegatur aut non totum.

 

Si vede chiaramente che per i cinque sesterzi che il servo abbia speso in un qualunque modo, il dominus debba assumere la responsabilità nei limiti del peculium; e per gli altri cinque sesterzi con cui abbia pagato il credito del dominus o abbia comprato delle cose necessarie, quest’ultimo debba assumere una responsabilità in solidum, cioè non limitata al peculium. In solidum è utilizzato per designare il debito per l’intero[6].

D’altronde, nel passo che riguarda la responsabilità del fideiussore, la terminologia in solidum significa solidarietà. In base alla legge Furia, i fideiussori sono obbligati in solidum, mentre, in base ad una successiva lettera dell’imperatore Adriano, il creditore è costretto a chiedere a ogni fideiussore che sia solvibile la sua parte (G. 3.121). Quanto alle differenze di tali due disposizioni, Gaio spiega chiaramente: Quae lex ante legem Furiam lata est, quo tempore in solidum obligabantur (G. 3.122). Risulta, dunque, chiaramente che nelle ultime due fonti richiamate, l’espressione in solidum è utilizzata in un’accezione analoga a quella moderna.

 

 

3. – “In solidum” nelle Institutiones giustinianee

 

Come nelle Istituzioni di Gaio, i passi I. 4.7.1 e I. 4.7.2 prevedono che l’actio exercitoria, l’actio institoria e l’actio quod iussu siano in solidum.

L’esempio e la spiegazione che si trovano in I. 4.7.4b sono simili a quelli forniti da Gaio:

 

Itaque si ex decem utputa aureis, quos servos tuus a Titio mutuos accepit, creditori tuo quinque aureos solverit, reliquos vero quinque quolibet modo consumpserit pro quinque quidem in solidum damnari debes, pro ceteris vero quinque eatenus quatenus in peculio sit.

 

In tale passo, dunque, l’espressione in solidum, è utilizzata in contrapposizione all’obbligazione limitata dal peculio, indicando, quindi, l’obbligazione considerata per l’intero.

Uno dei passi che ha chiarito il rapporto fra l’obbligazione scaturita dall’actio de peculio e quella in solidum, è I. 4.6.36:

 

Sunt praeterea quaedam actiones, quibus non solidum quod debetur nobis persequimur, sed modo solidum consequimur, modo minus. ut ecce si in peculium filii servive agamus: nam, si non minus in peculio sit quam persequimur, in solidum pater dominusve condemnatur: si vero minus inveniatur, eatenus condemnat iudex quatenus in peculio sit.

 

Si evince che, se il peculio è sufficiente, il pater o il dominus sono condannati in solidum; se, invece, questo non lo è, il pater o il dominus sono condannati nei limiti del peculio stesso. L’espressione ‘in solidum’ fa riferimento all’obbligazione considerata per l’intero e, nell’actio de peculio, viene in rilievo a condizione che il peculio sia sufficiente a pagare quanto dovuto.

Con riferimento al tema delle eredità fedecommissarie, inoltre, la dizione in solidum è utilizzata per indicare il trasferimento per l’intero delle azioni[7]; in tema di eredità, invece, designa tutta l’eredità[8]; in tema di obbligazione di fideiussori[9] in solidum è utilizzato in un’accezione analoga a quella moderna come nelle Institutiones gaiane.

 

 

4. – “In solidum” nei Digesta giustinianei

 

A) I casi in cui in solidum non equivale a solidale:

 

D. 14.1.1.22 (Ulpianus 28 ad ed.) Si tamen servus peculiaris volente filio familias in cuius peculio erat, vel servo vicarius eius navem exercuit, pater dominusve, qui voluntatem non accommodavit, dumtaxat de peculio tenebitur, sed filius ipse in solidum. plane si voluntate domini vel patris exerceant, in solidum tenebuntur et praeterea et filius, si et ipse voluntatem accommodavit, in solidum erit obligatus.

 

D. 15.1.44 (Ulpianus 63 ad ed.) Si quis cum filio familias contraxerit, duos habet debitores, filium in solidum et patrem dumtaxat de peculio.

 

In questi due passi, la responsabilità in solidum torna a essere considerata in contrapposizione alla responsabilità nei limiti del peculium: se il figlio o il pater abbiano espresso la propria volontà dovranno rispondere in solidum, in caso contrario solo nei limiti del peculium. In questo luogo, in solidum è riferito all’ambito del quale si debba rispondere del debito con le actiones adiecticiae qualitatis, cioè l’intero o nei limiti di peculium.

Consideriamo il passo D. 15.3.5pr. (Ulpianus 29 ad ed.):

 

Si res domino non necessarias emerit servus quasi domino necessarias, veluti servos, hactenus videri in rem eius versum Pomponius scribit, quatenus servorum verum pretium facit, cum, si necessarias emisset, in solidum quanto venissent teneretur.

 

Secondo il criterio della necessità delle cose per il dominus, qualora essa ricorra, il dominus dovrà rispondere per l’intero prezzo al quale gli sono state vendute; mentre, in caso contrario, soltanto per il prezzo di mercato. In tale luogo, dunque, “in solidum” è riferito all’ambito del debito.

 

B) I casi in cui in solidum equivale a solidale”:

 

D. 14.3.13.2 (Ulpianus 28 ad ed.) Si duo pluresve tabernam exerceant et servum, quem ex disparibus partibus habebant, institorem praeposuerint, utrum pro dominicis partibus teneantur an pro aequalibus an pro portione mercis an vero in solidum, Iulianus quaerit. et verius esse ait exemplo exercitorum et de peculio actionis in solidum unumquemque conveniri posse, et quidquid is praestiterit qui conventus est, societatis iudicio vel communi dividundo consequetur, quam sententiam et supra probavimus.

 

Molti sono i dati che possono trarsi dal passo sopra citato: in primo luogo, che rispetto al significato del primo in solidum, la responsabilità non è considerata in base alle quote di patrimonio delle parti, né per parti uguali ma per l’intero.

Anche nel passo D. 15.1.27, in solidum assume lo stesso significato:

 

D. 15.1.27.3 (Gaius 9 ad ed. prov.) Illud quoque placuit, quod et Iulianus probat, omnimodo permittendum creditoribus vel in partes cum singulis agere vel cum uno in solidum.

 

Il passo distingue in maniera chiara tra “in solidum” e “in partes” da cui possiamo dedurre che la prima espressione è da intendersi come contraria alla seconda la quale ultima assume un significato molto simile a quello che, tipicamente, gli è attribuito nella terminologia moderna. In secondo luogo, non importa se per riferimento all’actio exercitoria o all’actio institoria, in entrambi i casi può emergere la responsabilità in solidum, con ciò provandosi che la responsabilità in solidum possa farsi valere sia riguardo all’intero patrimonio del dominus, sia nei limiti di peculium.

È indicato chiaramente, non soltanto nelle Institutiones gaiane e in quelle giustinianee, ma anche nei Digesta giustinianei, che l’actio exercitoria, l’actio institoria e l’actio quod iussu siano in solidum, mentre, non sono tali, l’actio de peculio, l’actio de in rem verso e l’actio tributoria. Nel caso in cui il soggetto alieni iuris o il libero gestisca il negozio con il peculium assegnatogli dal dominus, secondo “hoc enim edicto non transfertur actio, sed adicitur[10], il creditore può scegliere tra due azioni: l’una sulla gestione di fatto e l’altra contro il dominus. Ciò vuole dire che il gestore di fatto deve assumere la responsabilità nei confronti del creditore in base allo ius civile o allo ius praetorium, mentre il dominus deve assumerla sulla base della praepositio o dell’esistenza del peculium, dell’arricchimento (a. de in rem verso) o del patrimonio determinato da gestire. Sia il gestore sia il dominus sono tenuti ad adempiere e possono liberarsi anche grazie all’adempimento di qualsiasi condebitore. Come si è visto, l’obbligazione in solidum derivante delle actiones adiecticiae qualitatis può rispondere ai tre requisiti previsti per le obbligazioni in solido nel diritto moderno.

Tuttavia non tutte le obbligazioni legate alle actiones adiecticiae qualitatis sono necessariamente in solido perché le parti non sono sempre costituite da una pluralità di soggetti: nel caso in cui il gestore sia alieni iuris e non abbia un peculium, sarà incapace di assumere obbligazioni in base allo ius civile e quindi solo il dominus avrà la capacità di essere debitore.

In sintesi, per quanto riguarda il significato dell’espressione “in solidum” presso i giuristi romani, dall’analisi condotta emerge che questo sia, in una certa misura, diverso da quello moderno.

 

 

5. – I modelli legislativi dell’obbligazione in solido nei codici civili

 

A) Il modello della definizione unitaria nel codice civile italiano e latino-americano.

 

Il codice civile italiano contiene una definizione generale dell’obbligazione solidale, disciplinando in seguito il debito solidale ed il credito solidale. L’art. 1292 nel c.c. it. (1942) prevede che:

 

«L’obbligazione è in solido quando più debitori sono obbligati tutti per la medesima prestazione, in modo che ciascuno può essere costretto all'adempimento e per la totalità l'adempimento da parte di uno libera gli altri; oppure quando tra più creditori ciascuno ha diritto di chiedere l'adempimento dell'intera obbligazione e l'adempimento conseguito da uno di essi libera il debitore verso tutti i creditori».

 

Da tali disposizioni possiamo dedurre che i requisiti dell’obbligazione solidale includono: una pluralità di creditori o di debitori; l’identità della prestazione, cioè che il creditore ha diritto di chiedere l’adempimento dell’intera obbligazione e, al tempo stesso, che il debitore è altresì costretto all'adempimento per la totalità; l’effetto della prestazione per l’intero è solidale, cioè in modo che l’adempimento di uno liberi gli altri debitori o soddisfi gli altri creditori.

Ci sono altri codici civili che hanno fatto uso dello stesso modello. L’art. 699 del c.c. argentino (1869) prevede che:

 

«La obligación mancomunada es solidaria, cuando la totalidad del objeto de ella puede, en virtud del título constitutivo o de una disposición de la ley, ser demandada por cualquiera de los acreedores o a cualquiera de los deudores»[11].

 

L’art. 264 del c.c. brasiliano prevede, ancora, che:

 

«Há solidariedade, quando na mesma obrigação concorre mais de um credor, ou mais de um devedor, cada um com direito, ou obrigado, à dívida toda»[12].

 

B) Il modello delle definizioni separate del codice civile di Napoleone e quello tedesco.

 

L’art. 1197 del c.c. fr. disciplina l’obbligazione solidale attiva:

 

«L’obligation est solidaire entre plusieurs créanciers lorsque le titre donne expressément à chacun d'eux le droit de demander le paiement du total de la créance, et que le paiement fait à l’un d’eux libère le débiteur, encore que le bénéfice de l'obligation soit partageable et divisible entre les divers créanciers»;

 

l’art. 1200 disciplina l’obbligazione solidale passiva:

 

«Il y a solidarité de la part des débiteurs, lorsqu'ils sont obligés à une même chose, de manière que chacun puisse être contraint pour la totalité, et que le paiement fait par un seul libère les autres envers le créancier».

 

Viene, in tali disposizioni, rilevata una ‘totalité’, cioè il fatto che creditori possono chiedere l’adempimento per l’intero e che qualsiasi debitore deve essere obbligato per l’intero[13].

Allo stesso modo il BGB non ha una definizione generale per l’obbligazione solidale. L’art. 421 disciplina l’obbligazione solidale passiva, in cui si rileva che la prestazione sia per l’intero; l’art. 428 disciplina l’obbligazione solidale attiva, secondo cui i creditori possono chiedere l’adempimento dell’obbligazione per l’intero.

Anche il codice civile di Taiwan (riformato nel 2002) segue il modello tedesco, e, nell’art. 272 disciplina:

 

«Quando più debitori sono obbligati tutti per il medesimo debito, in modo che ciascuno deve rispondere con la prestazione per l’intero, il debito è solidale” (连带/lian dai)»;

 

l’art. 283 disciplina:

 

«Quando più creditori hanno un medesimo credito, sorto per legge o da negozio giuridico, in modo che ciascuno abbia diritto di chiedere la prestazione per l’intero, il credito è solidale».

 

Entrambe le definizioni pongono l’accento sul fatto che la prestazione sia per l’intero. Il c.c. giapponese, al fine di fornire una migliore tutela ai creditori, ha regolato soltanto l’obbligazione passiva nella disposizione riguardante la tutela dei creditori in base alla quale:

 

«Quando più debitori sono obbligati tutti per l’obbligazione solidale, i creditori possono chiedere l’adempimento per l’intero o parziale, a un singolo debitore o ai tutti debitori, allo stesso tempo o successivamente»[14].

 

 

6. – I legami tra in solidum” e “in solido”

 

Ci si domanda se nelle disposizioni riguardanti l’obbligazione solidale nei codici civile moderni, le espressioni “in solido” o “solidale” o “solidaire” o “连带lian dai” abbiano lo stesso significato di “in solidum” nel diritto romano. Considerando il significato di “in solidum” nelle fonti in precedenza analizzate, vi sono delle differenze.

In primo luogo, non è necessariamente preso in considerazione il requisito della pluralità dei soggetti dell’obbligazione in solidum: in alcuni casi nel campo delle actiones adiecticiae qualitatis, il dominus può essere tenuto all’obbligazione in solidum, intendendosi con tale locuzione il patrimonio per l’intero, considerata in contrapposizione alla responsabilità nei limiti del peculium[15]; al contrario il presupposto della moderna obbligazione in solido dovrebbe essere costituito dalla pluralità di debitori (obbligazioni solidali passive) o di creditori (obbligazioni solidali attive)[16].

In secondo luogo, nei casi di pluralità dei soggetti, l’obbligazione è ‘in solidum’ sia per riferimento a patrimoni determinati e quindi limitati, sia quando, sempre riguardo al patrimonio del debitore, tali limiti non sussistono. L’obbligazione scaturita dalle actiones adiecticiae qualitatis può essere di carattere solidale; nelle actiones exercitoria, institoria e quod iussu, tale obbligazione in solidum è illimitata, mentre nelle actiones de peculio, de in rem verso e tributoria, l’obbligazione in solidum è limitata a patrimoni determinati così come riportato da Giuliano secondo il quale “et verius esse ait exemplo exercitorum et de peculio actionis in solidum unumquemque conveniri posse[17]. In tali casi, io ritengo che l’espressione ‘in solidum’ possa essere tradotto come ‘in solido’. L’espressione obbligazione solidale” o “obbligazione in solido” ancora non esisteva e ‘in solidum’ era sempre usato con il verbo ‘agere’ o ‘tenere’ per esprimere il modo di assunzione della responsabilità.

In terzo luogo, nel caso delle actiones adiecticiae qualitatis, dal punto di vista concettuale la distinzione del diritto romano fra obbligazione per l’intero e obbligazione limitata al peculium somiglia a quella fra responsabilità illimitata e limitata nel diritto civile moderno. In tale ambito ed in funzione della limitatezza o illimitatezza della responsabilità, Serrao e Di Porto hanno distinto le cause delle azioni[18]. Sembrerebbe verosimile che i tipi delle obbligazioni contenuti nelle azioni abbiano costituito il fondamento dell’organizzazione dell’impresa nel diritto romano.

Tuttavia, come abbiamo visto, quando il debitore deve rispondere con le actiones adiecticiae qualitatis, in solidum o nei limiti di peculium, in solidum è riferito all’ambito del patrimonio del debitore per l’adempimento dell’obbligazione, nel senso dell’assunzione di una responsabilità “per intero”[19], perciò nelle actiones adiecticiae qualitatis, si trova una confusione tra le espressioni in solidum e illimitata”. Quindi anche per i romani, l’obbligazione è in solidum sia con riferimento a patrimoni determinati e quindi limitati, sia quando, sempre riguardo al patrimonio del debitore, tali limiti non sussistono,. la solidarietà poteva sempre indicare “per intero”.

Il carattere dell’adempimento dell’obbligazione solidale è dato dalla comune prestazione; sotto tale profilo ci si riferisce all’intero, nel senso cioè che la prestazione cui ciascuno dei debitori è tenuto non solo è identica ma costituisce altresì la comune prestazione, in modo che l’adempimento di uno solo estingue il vincolo rispetto a tutti; o quando ciascuno dei creditori ha un diritto verso l’unico debitore a un’identica o comune prestazione, in modo che il debitore è liberato quando ha adempiuto nei confronti di uno qualunque dei creditori.

Gazzoni utilizza l’espressione per la totalità o per l’intero quando definisce l’obbligazione in solido[20].

Per spiegare il significato di solidale, Trabucchi ha rilevato che la prestazione è una sola e ha utilizzato i termini per l’interoo pro tot[21].

Bessone parla de l’intera prestazione nella definizione dell’obbligazione solidale.

Anche altri Autori, confermano tale impostazione evidenziandola attraverso la distinzione tra obbligazione solidale e quella parziale, che risiederebbe nella natura della prestazione, cioè nel primo caso si estingue a seguito di un’unica prestazione, invece nel secondo si estingue a seguito di una pluralità di prestazioni corrispondenti al numero di debitori o creditori coinvolti nel rapporto obbligatorio[22]. E così, nella ricostruzione della obbligazione solidale fornita dalla dottrina, l’adempimento per l’intero sarebbe sempre indicato come il nucleo dell’obbligazione solidale.

Nei codici civili moderni, la solidarietà indica che nei rapporti obbligatori caratterizzati da pluralità di soggetti, più debiti sono estinti da un unico adempimento. Dalla caratteristica dell’obbligazione solidale moderna, di aver riguardo a la totalità, l'intera obbligazione, pour la totalité, gesamt, discendono gli effetti giuridici solidali. Pertanto, possiamo pensare che per “in solidum” o “in solido”, il loro nucleo in comune dovrebbe essere “per intero”.

 

 

7. – La legislazione attuale cinese sull’obbligazione solidale

 

7.1. – Le leggi attuali

 

A) Le disposizioni contenute nei Principi Generali del Diritto Civile della Repubblica Popolare Cinese (1986).

 

La definizione dell’obbligazione solidale si trova sancita nell’art. 87 dei Principi Generali del Diritto Civile, che così statuisce:

 

«Quando i creditori o i debitori sono più di due, secondo le previsioni della legge o l’accordo delle parti contraenti, i creditori che hanno un credito solidale possono chiederne ai debitori l’adempimento; ogni debitore che ha un debito solidale è tenuto all’adempimento per la totalità e il debitore che ha pagato il debito per la totalità può esercitare azione di regresso contro i condebitori soltanto per la parte di ciascuno di essi».

 

L’obbligazione solidale disciplinata nei Principi Generali del Diritto Civile si riferisce alla responsabilità solidale in settori specifici: la responsabilità dei soci[23]; la responsabilità nei consorzi (联营/lianying)[24]; la responsabilità nella rappresentanza[25]; la responsabilità nelle garanzie[26]; la responsabilità per fatti illeciti[27].

 

B) La responsabilità solidale nella normativa riguardante l’organizzazione dell’impresa.

 

La Legge sulle Società (2005) prevede la responsabilità solidale dei promotori, dei soci e della società. Nel caso del fondatore si distinguono due diverse situazioni: la responsabilità dei promotori quando la società per azioni non è costituita[28] e la responsabilità dei promotori nella società per azioni costituita[29]. Per quanto riguarda la responsabilità dei soci nella società limitata, sono previsti casi di responsabilità solidale per i conferimenti in mancanza del raggiungimento del capitale dichiarato[30]; la responsabilità solidale successiva al superamento della personalità giuridica della società[31]; e la responsabilità del socio nelle società uni-personali[32]. La responsabilità solidale della società include, oltre al caso da ultimo menzionato, quello della società dopo la scissione per i debiti a questa antecedenti[33] e il divieto di investire in un’impresa ed assumere la posizione di debitore solidale per i debiti di quest’ultima[34].

La Legge sulle Partnership (2006) prevede che i soci debbano rispondere in solido e illimitatamente per i debiti della partnership[35].

 

C) La responsabilità solidale nelle leggi sul lavoro.

 

L’art. 99 della Legge sul Lavoro (1995) prevede che:

 

«Quando un’impresa impegna lavoratori che ancora non siano recessi dal contratto con un’impresa precedente causando a quest’ ultima danni patrimoniali, la seconda impresa risponde in solido».

 

Nella Legge sul Contratto di Lavoro (2008), oltre ad essere ripreso lo stesso contenuto dell’art. 99 della Legge sul Lavoro, sono state aggiunte disposizioni sulla responsabilità del mandante dei lavoratori e del datore di lavoro per i danni ai lavoratori e sulla responsabilità dell’organizzazione committente e dell’impresa a gestione individuale sempre per i danni ai lavoratori[36].

 

D) La responsabilità solidale nella Legge sulla sicurezza alimentare (2009).

 

L’art. 55 prevede che l’autore di pubblicità ingannevole sui prodotti alimentari debba rispondere in solido (con il produttore) per i danni causati dai prodotti ai consumatori[37].

Si rinvengono poi altre ipotesi particolari di responsabilità solidale regolate nei Principi Generali del Diritto Civile, nella Legge sui Contratti, nella Legge sulle Garanzie, nella Legge sugli strumenti negoziabili, nella Legge sui Titoli, nella Legge sulla professione forense e nelle loro interpretazioni[38].

 

7.2. – Problemi esistenti

 

A) La definizione in generale dell’obbligazione solidale.

 

Nella definizione dell’obbligazione solidale nei Principi Generali del Diritto Civile non è sottolineato il diritto del creditore a richiedere l’adempimento per la totalità ai debitori, e il legislatore usa le espressioni credito solidalee debito solidale per chiarire il significato dell’obbligazione solidale senza chiarirlo però in modo esaustivo.

 

B) La confusione tra obbligazione solidale e responsabilità solidale.

 

Sulla base normativa della RPC precedentemente richiamata, emerge come il legislatore cinese utilizzi l’espressione “responsabilità solidale per parlare di obbligazione solidale. Di conseguenza, nella traduzione in cinese del codice civile italiano vi sono molti casi in cui la traduzione liandai zeren (responsabilità solidale)” è utilizzata per rendere l’espressione obbligazione solidale[39] con un uso scorretto del termine responsabilità.

 

C) La confusione tra responsabilità solidale, responsabilità illimitata e responsabilità solidale illimitata.

 

L’art. 15 della Legge sulle Società dispone:

 

«La società può effettuare investimenti in altre imprese. Tuttavia, non è consentito assumere responsabilità solidale per i debiti assunti dall’impresa in cui è effettuato l’investimento, a meno che tale eventualità sia ammessa dalla legge»[40].

 

Diverse interpretazioni dell’espressione in solido possono dar luogo a differenti interpretazioni dell’articolo. Secondo il significato letterale, la società non può prestare garanzia assumendo responsabilità solidale. L’art. 16, tuttavia, ha disposto che la società possa prestare garanzie e anche dopo la riforma della Legge sulle Società, l’interpretazione circa le garanzie prestate dalla società nelle norme per regolare la garanzia delle società quotate in borsa emesse dalla CSRC (China Securites Regulatury Commission) e dalla CBRC (China Banking Regulatury Commission) non hanno negato la possibilità di assumere responsabilità solidale[41]. In tal caso l’interpretazione letterale non sembra concordarsi con quella che, sulla base degli sviluppi successivi, sembra essere stata l’intenzione del legislatore. Sembra, invece, che questi abbia semplicemente voluto vietare alla società investimenti che comportassero una responsabilità illimitata. La responsabilità solidale di cui alla disposizione dovrebbe allora poter essere sostituita con la responsabilità illimitata: la società dunque, che non può acquisire il ruolo di socio con responsabilità illimitata, può invece partecipare come un socio con responsabilità limitata e prestare una garanzia solidale[42].

Per quando riguarda la responsabilità dei soci, anche i Principi Generali del Diritto Civile ne contengono la disciplina[43]. La Legge sulle Partnership ha usato una formulazione del tipo responsabilità solidale illimitata[44]. L’art. 18 della Legge sulla professione forense ha, a sua volta, statuito che i soci debbano essere tenuti illimitatamente e in solido per i debiti dello studio professionale: la responsabilità solidale e la responsabilità illimitata sono utilizzate congiuntamente. Ci si domanda dunque quali siano le differenze tra le previsioni contenute nei Principi Generali di Diritto Civile e nella Legge sulle Partnership.

Per quanto attiene alla Legge sul Lavoro, alla Legge sul contratto di lavoro e alla Legge sulla sicurezza alimentare, esse hanno dettato norme in materia di responsabilità solidale causata da fatto illecito, senza che sia chiaro se sia limitata o illimitata. L’art. 55 della Legge sulla sicurezza alimentare ha, ad esempio, disposto: «l’entità sociale, l’organizzazione o la persona giuridica che, mediante l’utilizzo di pubblicità ingannevole, raccomandi prodotti che causino danni ai consumatori, assume responsabilità in solido con i produttori». Nell’ambito della dottrina cinese non vi è uniformità di vedute circa il fatto che il pubblicitario debba o no rispondere solidalmente ed illimitatamente per i danni causati dai prodotti che ha raccomandato. Anche in ipotesi di particolare severità del legislatore sarebbe necessaria una chiara previsione al riguardo poiché il termine solidale non potrebbe indicare o sostituire il concetto di illimitato”.

 

D) L’elaborazione di una soluzione ai fini di una maggiore uniformità nell’attuale legislazione cinese sul tema delle obbligazioni solidali.

 

Nelle definizioni contenute nei progetti di codice civile cinese predisposte dai diversi giuristi, il carattere dell’obbligazione solidale, come riferita all’intero, è rilevato e chiarito è il significato di solidale. La bozza di Liang Huixing, seguendo il modello del codice civile tedesco, ha fornito definizioni separate di obbligazione solidale attiva e obbligazione solidale passiva, ponendo l’accento che la prestazione sia da intendersi per l’intero[45]. La bozza di Wang Liming, sul modello del codice civile italiano, contiene una definizione generale: «Quando ci sono più creditori o debitori, ogni creditore può richiedere a ciascun debitore la totalità della prestazione ed ogni debitore è tenuto per la totalità della prestazione verso i creditori»[46]. La bozza di Xu Guodong, seguendo la definizione dell’obbligazione solidale del codice civile argentino, ha, a sua volta, sottolineato che l’obbligazione è solidale, quando l’intero dell’obbligazione può essere reclamato da ogni creditore o richiesto ad ogni debitore, secondo la legge o la diversa fonte[47]. Per esprimere l’intero, i giuristi cinesi usano le dizioni Quan Bu[48] oppure Zheng Ti[49].

Ovviamente da tali definizioni dell’obbligazione solidale contenute nei progetti di codice civile cinese elaborati dai giuristi possono ricavarsi soluzioni per far fronte alla confusione presente nell’attuale legislazione, soluzioni che sembrano anche maggiormente conformi alla tradizione giuridica del sistema romanistico e chiarire la confusione tra “obbligazione solidale” e “responsabilità solidale” e quella tra responsabilità solidale, responsabilità illimitata e responsabilità solidale illimitata. Di particolare importanza per il legislatore cinese sarebbe una necessaria e chiara conoscenza al riguardo del termine “obbligazione solidale” che non potrebbe essere sostituito da “responsabilità solidale”.

 

 



 

[1] L. Castiglioni – S. Mariotti, Il vocabolario della lingua latina (nuova edizione con appendice antiquaria), 981.

 

[2] Cfr. [罗马]盖尤斯.《法学梯》.风译,北京:中国政法大学出版社,1996, 322-326. (Gaius, Institutiones, trad. da Huang Feng, Beijing, 1996, 326; e [罗马]士丁尼.《法学梯》(2).徐国栋译,北京:中国政法大学出版社,2005, 485-489. (Iustiniani, Institutiones(2), trad. da Xu Guodong, Beijing, 2005, 485-489).

 

[3] Codice civile spiegato articolo per articolo, XIV ed., Napoli, 2010, 778.

 

[4] P. BONFANTE, Istituzioni di diritto romano, 400-402; M. TALAMANCA, Istituzioni di Diritto Romano, 523-525; A. BURDESE, Manuale di diritto privato romano, 544-550.

 

[5] A. BURDESE, Manuale di diritto privato romano(3), 545.

 

[6] Vedi in E. Nardi, Istituzioni di diritto romano(1), Milano, 1986, 125, la traduzione del passo G. 4.72a: «... e gli altri cinque li abbia consumati in un qualunque modo, per cinque tu devi essere condannato per l’intero, per gli altri cinque,invece, per quanto ci sia nel peculio ...».

 

[7] [罗马]士丁尼.《法学梯》(2).徐国栋译,北京:中国政法大学出版社,2005, 263. (Iustiniani, Institutiones(2), trad. da Xu Guodong, cit., 263).

 

[8] [罗马]士丁尼.《法学梯》(2).徐国栋译,北京:中国政法大学出版社,2005, 301. I. 3.3.5. (Iustiniani, Institutiones(2), trad. da Xu Guodong, cit., 301).

 

[9] [罗马]士丁尼.《法学梯》(2).徐国栋译,北京:中国政法大学出版社,2005, 375. I. 3.20.4. (Iustiniani, Institutiones(2), trad. da Xu Guodong, cit., 375).

 

[10] D. 14.1.1.5.

 

[11] 《阿根廷民法典》.,北京:法律出版社,2007, 95. (La traduzione cinese di Codice Civile Argentino, trad. da Xu Diyu, Beijing, 2007, 95).

 

[12] 《巴西民法典》.,北京:中国法制出版社,2009, 45. (La traduzione cinese di Novo Código Civil Brasileiro, trad. da Qi Yun, Beijing, 2009, 45).

 

[13] 《法国民法典》.罗结,北京: 法律出版社,2004, 298. (La traduzione cinese di Codice Francese, trad. da Luo Jiezhen, Beijing, 2004, 298).

 

[14] 《日本民法典》(第1版).,王,北京:中国法制出版社,2002, 79. (La traduzione cinese di Codice Civile Giapponese (1),trad. da Cao Wei, Shujiang Wang, Beijing, 2002, 79).

 

[15] D. 14.1.1.20; D. 14.5.4.2; D. 15.1.44.

 

[16] Codice civile spiegato articolo per articolo(9), cit., 1292.

 

[17] D. 14.3.13.2.

 

[18] Cfr. F. SERRAO, Impresa e responsabilità a Roma nell’età commerciale, 17-64. A. DI PORTO, Impresa collettiva e schiavo ‘manager’ in Roma antica (II sec. a.C.-II sec. d.C.), 37-57.

 

[19] D. 14.5.1; D. 15.1.1pr.

 

[20] F. GAZZONI, Obbligazioni e contratti, Napoli, 1993, 584: «L’obbligazione è in solido quando più debitori sono obbligati tutti per la medesima prestazione,in modo che ciascuno può essere costretto all’adempimento per la totalità e l’adempimento da parte di uno libera gli altri; oppure quando tra più creditori ciascuno ha diritto di chiedere l’adempimento dell’intera obbligazione e l’adempimento conseguito da uno di essi libera il debitore verso tutti i creditori».

 

[21] A. TRABUCCHI, Istituzioni di diritto civile(37), Milano, 1997, 523: «si dice solidale attiva quando essendoci più di un creditore,ciascuno ha diritto di pretendere la prestazione per l’intero (singulis solidum debetur); solidale passiva quando più sono i debitori e ciascuno ha l’obbligo di eseguire la prestazione pro toto (singuli solidum debent)».

 

[22] L. NIVARRA & V. RICCIUTO & C. SCOGNAMIGLIO, Istituzioni di diritto privato(2), Torino, 2003, 348.

 

[23] Art. 35 dei Principi Generali del Diritto Civile: «Il socio è tenuto per il debito della partnership con il suo patrimonio in proporzione alle rispettive quote o a quanto pattuito. Il socio è tenuto in solido per il debito di partnership, salvo dalla legge non risulti diversamente. Il socio,che ha pagato il debito e che abbia superato la quota che doveva pagare ha diritto di rivalsa nei confronti degli altri soci».

 

[24] Art. 52 dei Principi Generali del Diritto Civile: «Per il debito dei consorzi tra imprese o tra imprese ed enti, gestiti congiuntamente senza che abbiano personalità giuridica, ogni singolo consorziato risponde con il suo patrimonio e con i beni sotto la sua gestione in proporzione alle rispettive quote dell’investimento o a quanto pattuito.Se la legge o l’accordo dei consorziati ha previsto la responsabilità in solido, ogni consorziato deve rispondere in solido».

 

[25] Art. 65 comma 3 dei Principi Generali del Diritto Civile: «… quando nella procura rimanga oscuro, il rappresentato deve rispondere per il terzo, il rappresentante è tenuto in solido». Art. 66 commi 3-4: «… se il rappresentante è in collusione con il terzo e ha agito a danno del rappresentato, il rappresentante e il terzo sono tenuti in solido. Se il terzo, che, a conoscenza del fatto, ha comunque contrattato con colui che ha agito come rappresentante senza avere i poteri o eccedendo i limiti dei poteri, o quando i poteri abbiano superato i limiti di tempo, ha cagionato danno ad altri, il terzo e l’autore sono tenuti in solido». Art. 67: «Se il rappresentante ha conoscenza del fatto che gli atti oggetto della procura sono illegali e comunque li pone in essere o se il rappresentato ha conoscenza del fatto che gli atti del rappresentante sono illegali, il rappresentato e il suo rappresentante sono tenuti in solido».

 

[26] Art. 89 dei Principi Generali del Diritto Civile: «Seconda la legge o l’accordo delle parti,i modi per garantire l’adempimento dell’obbligazione includono: a) i fideiussori danno la garanzia per l’adempimento dei debitori,quando i debitori non adempiono il debito, i fideiussori devono adempiere o sono tenuti in solido; dopo che i fideiussori abbiano pagato il debito, hanno diritto di rivalersi contro i debitori».

Vedi anche l’art. 18 nella ‘Legge sulle Garanzia’: «Se nel contratto di garanzia è convenuto dalle parti che i fideiussori e i debitori sono tenuti in solido, la garanzia è solidale. Se i debitori non hanno adempiuto il debito prima della scadenza del termine per l’adempimento del contratto principale, i creditori possono chiedere l’adempimento ai debitori e possono chiedere anche ai fideiussori la responsabilità della garanzia nei limiti della garanzia».

 

[27] Art. 130 dei Principi Generali del Diritto Civile: «Se il fatto dannoso è imputabile a più persone, tutte sono obbligate in solido al risarcimento del danno».

 

[28] Leggi tradotte della repubblica popolare cinese. IV. Legge sulle Società, tradotta da Laura Formichella ed Enrico Toti, Torino, 2008, l’art. 95 prevede che: «I promotori di una società per azioni assumono le seguenti responsabilità: 1) nel caso in cui la società non sia costituita, essi si assumono la responsabilità in solido per i debiti e per le spese derivanti da tutte le operazioni preliminari; 2) nel caso in cui la società non possa essere costituita, essi assumono la responsabilità in solido di restituire il capitale versato, nonché gli interessi calcolati sul periodo del deposito bancario».

 

[29] Leggi tradotte della repubblica popolare cinese. IV. Legge sulle Società, cit., l’art. 94 dispone: «Dopo la costituzione di una società per azioni, se un promotore non libera integralmente il conferimento così come stabilito dallo statuto, deve pagare le somme arretrate, mentre gli altri promotori sono responsabili in solido. Dopo la costituzione di una società per azioni,se il valore effettivo dei beni non monetari dei promotori utilizzati come conferimenti in capitale per la costituzione della società risultano essere chiaramente inferiori a quanto previsto dallo statuto sociale, la differenza deve essere corrisposta dal socio promotore che ha effettuato il conferimento in capitale, mentre gli altri soci promotori sono responsabili in solido».

 

[30] Leggi tradotte della Repubblica Popolare cinese. IV. Legge sulle Società, cit., l’art. 31 dispone che: «Dopo la costituzione di una società a responsabilità limitata, qualora si scopra che il valore effettivo di un conferimento non in danaro, sia notevolmente inferiore a quanto previsto dallo statuto, deve corrispondersi il saldo da parte del socio che abbia conferito tale bene; gli altri soci fondatori sono responsabili in solido».

 

[31] Leggi tradotte della Repubblica Popolare Cinese. IV. Legge sulle Società, cit., l’art. 20, comma.3, prevede che: «… Se uno dei soci non adempie alle proprie obbligazioni abusando della personalità giuridica della società o della responsabilità limitata dei soci, e così facendo danneggia gravemente gli interessi dei creditori, è responsabile in solido delle obbligazioni della società».

 

[32] Leggi tradotte della Repubblica Popolare cinese. IV. Legge sulle Società, cit., in base all’art. 64: «Se il socio di una società a responsabilità limitata unipersonale non può dimostrare la separatezza del patrimonio sociale dal patrimonio personale risponde in solido per le obbligazioni della società».

 

[33] Leggi tradotte della Repubblica Popolare Cinese. IV. Legge sulle Società, cit., l’art. 177 dispone: «Le società derivanti dalla scissione devono assumere solidamente la responsabilità per le obbligazioni della società esistente prima della scissione, salvo che sia diversamente convenuto, prima della scissione, rispetto alla loro estinzione, mediante accordo scritto con i creditori».

 

[34] Leggi tradotte della Repubblica Popolare Cinese. IV. Legge sulle Società, cit., in base all’art.15: «La società può effettuare investimenti in altre imprese. Tuttavia, non è consentito assumere responsabilità solidale per i debiti assunti dall’impresa in cui viene effettuato l’investimento, a meno che tale eventualità sia ammessa dalla legge».

 

[35] Art. 2 della Legge sulle Partnership: «La partnership nella legge, cioè la persona fisica, la persona giuridica o altre organizzazioni, secondo la legge, costituiscono la partnership generale e la partnership limitata. La partnership generale è costituita dai soci generali, i cui sono obbligati illimitatamente e in solido. Se ci sono le disposizioni particolari sui modi della responsabilità dei soci generali, si applicano le disposizioni. La partnership limitata è costituita dai soci generali e i soci con responsabilità limitata; i soci generali sono obbligati illimitatamente e in solido, invece quelli con responsabilità limitata sono obbligati nei limiti che si presumono proporzionali ai conferimenti».

Art. 39: «Se i fondi della partnership sono insufficienti per il pagamento dei debiti, i soci sono obbligati illimitatamente e in solido».

 

[36] Art. 91 della Legge sul Contratto di Lavoro: «Quando l’impresa impegna lavoratori che ancora non siano recessi dal contratto con l’impresa precedente e si causino a quest’ultima danni patrimoniali, la seconda impresa deve rispondere in solido».

L’art. 92 dispone che: «Se si causino dei danni ai lavoratori, il mandante dei lavoratori e il datore di lavoro sono tenuti a rispondere in solido».

L’art. 94 dispone che: «Se l’appaltatore individuale contravviene a tale divieto per impegnare i lavoratori, e ha causato danni ai lavoratori, assume la responsabilità solidale con l’organizzazione appaltante che da in appalto».

 

[37] Art. 55 della Legge sulla sicurezza alimentare: «L’entità sociale o l’organizzazione o la persona che raccomanda l’uso di prodotti mediante pubblicità ingannevole, causando danni ai consumatori, deve assumere la responsabilità in solido con i produttori».

 

[38] Vedi gli artt. 22 e 81 dei Principi Generali del Diritto Civile; l’art. 409 della Legge del Contratto; gli artt. 15 e 16 della Legge sulle garanzie; gli artt. 50, 51 e 68 della Legge sugli Strumenti Negoziabili; l’art. 75 delle Norme per giudicare i casi sugli Strumenti Negoziabili; l’art. 161 della Legge sui Titoli; l’art. 31 della Legge del Bidding e Bid; l’art. 18 della Legge sulla professione forense; l’art. 49 delle Discipline del Tributo.

 

[39] Ad esempio: nell’art. 1194, la traduzione cinese per ‘tenuto in solido’; negli artt. 1272 e 1273, la traduzione per ‘è obbligato in solido’. V. [] 《意大利民法典》. 安玲等 北京: 中国政法大学出版社, 2004, 310-311 (La traduzione cinese del Codice Civile Italiano, trad. da Fei Anling, Beijing, 2004, 310-311).

 

[40] Legge tradotte della repubblica popolare cinese. IV. Legge sulle Società, cit., 2008.

 

[41] Art. 4 comma 2 delle Norme per regolare la garanzia delle società quotate in borsa: ‘la garanzia dalla società’ significa che la garanzia per i terzi dalla società quotata in borsa include la garanzia per le società controllate da questa con la qualifica di persona giuridica. L’importo de ‘le garanzie dalla società quotata in borsa e le società controllate’ include l’importo delle garanzie della società quotata in borsa e quello delle società controllate da questa con la qualifica di persona giuridica.

 

[42] Per l’interpretazione dell’art. 15 della Legge della Società si veda LI JINZE, La società può prestare garanzia assumendo responsabilità solidale per il debito della società?—Interpretazione dell’art. 15 della ‘Nuova legge sulle società’ e suggerimenti, in Giurisprudenza, 2006(8), 55-59.

 

[43] Cfr. L’art. 35 dei Principi Generali del Diritto Civile.

 

[44] Cfr. Gli artt. 2 e 39 della Legge sulle Partnerships.

 

[45] 梁慧星.《中国民法典草案建稿》.北京:法律出版社,2005, 139, 141 (LIANG HUIXING, La bozza del codice civile cinese, Beijing, 2005, 139, 141).

 

[46] 王利明.《中国民法典草案建稿及明》.北京:中国法制出版社,2004, 93 (WANG LIMING, La bozza del codice civile cinese, Beijing, 2004, 93).

 

[47] 徐国.绿色民法典草案》.北京:社会科学文献出版社,2004, 461 (XU GUODONG, La bozza del codice civile ‘verde’, Beijing, 2004, 461).

 

[48] 王利明.《中国民法典草案建稿及明》.北京:中国法制出版社,2004, 93 (WANG LIMING, La bozza del codice civile cinese, cit., 93).

 

[49] 徐国.绿色民法典草案》.北京:社会科学文献出版社,2004, 461 (XU GUODONG, La bozza del codice civile ‘verde’, cit., 2004, 461).