N° 2 - Marzo 2003 – Cronache

 

 

Colloque

“Tradition roumaine, droit romain

et codification”

Bucarest, 13-15 juin 2002

 

 

Sotto il patronato e con la participazione dell'ambasciatore Bernardino Osio, segretario generale dell'Unione Latina, nei giorni 13-15 giugno 2002, nella Casa degli Uomini di Scienza di Bucarest si sono svolti i lavori del Convegno romeno-italiano “Tradition roumeine, droit romain et codification”.

Organizzato dall’Accademia Romena, dall’Unione Latina ed dal Consiglio Nazionale delle Ricerche-Centro per gli studi su Diritto Romano e Sistemi Giuridici, il Colloquio ha riunito storici e giuristi delle Università di Romania (Bucarest, Cluj-Napoca, Craiova, Galaţi, Iaşi, Timişoara), e d’Italia (Roma, Bari, Pisa, Sassari, Venezia) e della Republica Moldova (Chişinău).

Dopo le parole inaugurali pronunciate dall'accademico Eugen Simion, Presidente dell'Accademia Romena, il primo giorno del convegno è stato riservato agli storici.

Si è svolta la seduta dedicata al tema «Romanità romena, impero e nazione», presieduta da Dan Berindei, Presidente della Sezione di Storia ed Archeologia dell'Accademia Romena. Hanno presentato comunicazioni: Vasile Lica (Università di Galaţi): Les formes juridiques des relations de Rome avec les Daces avant la conquête; Şerban Turcuş (Università di Cluj-Napoca): La croisade au XIIIe siècle en tant que “guerre romaine” et ses implications dans l’espace romain; Rązvan Theodorescu, membro dell’Accademia Romena, ministro della Cultura e dei Culti: Catholicisme italien et réalités roumaunes aux XIII-XIVe siècles; Paul Cernovodeanu, membro d’onore dell’Accademia Romena: Le problème des origines des Roumains dans leurs écrits historiques du XVIe et XVIIe siècle; Cesare Alzati (Università di Pisa): La continuità dell’Impero: i Romeni, Constantinopoli e Vienna; Eugen Denise, vice direttore dell’Istituto di Storia “Nicolae Iorga” dell’Accademia Romena: L’image de Venise dans la culture roumaine (XVIIe-XIXe siècles); Gianfranco Giraudo (Università di Venezia): Transilvania, Valacchia, Moldavia: le tre Rome come punto di riferimento; Nicolae Edroiu (Università di Cluj-Napoca), membro corrispondente dell’Accademia Romena: L’Ecole Transylvaine et l’idée de la romanité dans la culture roumaine; Francesco Guida (Terza Università di Roma): Romanità e risorgimento nazionale romeno; Dan Berindei (Università di Bucarest), membro dell’Accademia Romena: Le processus de la constitution de la Romanie et des pays latins.

Il secondo giorno del convegno si è svolta la seduta su «Diritto romano e codificazioni» presieduta da Massimo Vari, Vice Presidente della Corte Costituzionale della Republica Italiana.

Hanno presentato comunicazioni: Vladimir Hanga (Università “Spiru Haret” di Cluj-Napoca): Rom et son influence sur la formation du droit roumain; Aurel-Jean Andrei (Università di Bucarest): La place et le rôle du droit romain dans le processus de formation et d’évolution du droit roumain; Pierangelo Catalano (Università di Roma “La Sapienza”), direttore del Centro per gli studi su Diritto Romano e Sistemi Giuridici del Consiglio Nazionale delle Ricerche: Concetti giuridici romani: ius, popoli, uomini, leggi, imperium; Maria Pia Baccari (Libera Università "Maria S.S. Assunta" di Roma): Alcuni principi romani su persona, famiglia e cittadinanza; Teodor Sambrian (Università di Craiova): La réception du droit romain et l’institution de la personne dans le code Calimach; Vasile Popa (Università “Banatul” di Timişoara): La condition du réfigié dans le monde ancien (Israel, Grèce, Empire romain); Francesco Sini (Università di Sassari): Res communes e proprietà; Sebastiano Tafaro (Università di Bari): Bona fides e obligazioni; Valerius Ciucă (Università “Petre Andrei” di Iaşi): Romana bona fides dans une nouvelle herméneutique.

Nell’ultimo giorno del convegno, un vivo interesse ha riscosso la comunicazione: Reflectarea principiilor dreptului roman in proiectul codului civil al Republicii Moldova, presentata da Nicolae Rosca dell’Università di Chişinău.

Sono intervenuti Pierangelo Catalano, Dan Berindei, Radu Vergati e Teodor Sambrian. Durante la discussione generale è stato sottolineato il carattere inedito della tematica affrontata ed anche il fatto che questo Colloquio ha costituito per i romanisti romeni (storici e giuristi) la prima occasione di incontro scientifico dopo oltre 50 anni.

Infine, gli studiosi presenti hanno sottolineato con vivo apprezzamento il contributo essenziale dato alla realizzazione del Colloquio, ed al buon esito dei lavori, dagli accademici Dan Berindei e Marius Sala e dal professor Pierangelo Catalano.

 

 

TEODOR Sambrian

Università di Craiova