N° 1 - Maggio 2002 - Memorie

 

Francesco Sini

Università di Sassari

 

Intervento Introduttivo: Nota su Flaminio Mancaleoni (1867-1951)

 

 

 

     Flaminio Mancaleoni si era laureato assai giovane in Giurisprudenza nell’Università di Sassari, con una tesi intitolata «L’obbligo di dotare nel diritto romano», che fu pubblicata subito dopo come articolo, con il titolo «L’origine storica dell’obbligo di dotare in diritto romano», nell’Archivio Giuridico [47 (1891), pp. 537 ss.], la prestigiosa rivista fondata ed a lungo anche diretta da Filippo Serafini. In questa stessa Università, nell’anno 1899 fu cooptato nel corpo docente della Facoltà di Giurisprudenza come professore straordinario di Diritto Romano.

     Nel 1901, chiamato con deliberazione unanime della Facoltà, insegnò Istituzioni di diritto romano presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma.

     Quasi subito ritornò a Sassari, dove insegnò fino al 1919, ricoprendo anche incarichi accademici di grande rilievo: Preside della Facoltà di Giurisprudenza dal 1912 al 1915; Rettore dell'Università di Sassari negli anni della prima guerra mondiale.

     Nel 1920 tenne la cattedra di Istituzioni di Diritto Romano nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli, a cui era stato chiamato per iniziativa di un altro grande della romanistica italiana: Carlo Fadda. Anche in questo caso, ritornò quasi subito a Sassari, dove insegnò fino al suo collocamento a riposo, avvenuto nel 1937.

     L’anno successivo fu pubblicato un volume di studi in suo onore: [Scritti di diritto e di economia in onore di Flaminio Mancaleoni = Studi Sassaresi, vol. XVI, Sassari 1938], con significativi contributi di eminenti studiosi del tempo (e non solo di quel tempo!): Emilio Albertario, Vincenzo Arangio-Ruiz, Enrico Besta, Biondo Biondi, Antonio Cicu, Giorgio Del Vecchio, Giuseppe Grosso, Lorenzo Mossa, Salvatore Satta, Antonio Segni, Siro Solazzi, Edoardo Volterra, e molti altri ancora.

 

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     In Flaminio Mancaleoni, come sovente è avvenuto nella storia della classe dirigente sassarese, l’amore per gli studi e per l’insegnamento universitario coesisteva (e forse anche si giustificava proprio per questo) con una intensa passione civile. Nella vita pubblica, l’illustre romanista sassarese manifestava idee liberali; aderì pertanto all’Unione nazionale democratica di Michele Abozzi, nel cui “partito” partecipò alla vita politica cittadina. Per un breve periodo di tempo fu anche sindaco della città di Sassari, fino al 1923.

     Infine, nel corso della sua vita esercitò con prestigio e autorevolezza la professione forense, dimostrando che l’insegnamento e la ricerca non sono di ostacolo, ma danno una più ampia dimensione teorica alla pratica giuridica.

     Nel 1949 donò all’Istituto Giuridico dell’Università di Sassari (che oggi è il Dipartimento di Scienze Giuridiche) la sua biblioteca romanistica.

 

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     Vediamo più da vicino – seppure sommariamente – la sua attività scientifica.

     Flaminio Mancaleoni fu allievo di Carlo Fadda e si formò negli anni in cui, soprattutto per opera di Vittorio Scialoja (ma anche di altri eminenti studiosi: Perozzi, Brugi, Bonfante, ecc.), gli studi italiani di diritto romano riacquistavano prestigio ed autorevolezza in tutto il mondo.

     Mancaleoni fu tra i primi ad aderire in Italia all’interpolazionismo (il nuovo metodo scientifico con cui la scienza romanistica tedesca riesaminava in maniera critica le fonti tradizionali del diritto romano), come testimonia il suo libro «Studi sull’acquisto dei frutti in forza di diritti reali sulla cosa fruttifera», pubblicato a Sassari nel 1896.

Particolarmente significative appaiono le opere del primo decennio della sua lunga carriera, quando gli impegni accademici, civili e politici ancora non lo avevano sottratto allo studio e alla ricerca.

Risultarono molto apprezzati i suoi studi

-            sulla «commixtio dei nummi», del 1897 [Sulla commixtio dei nummi, in Rivista Italiana per le Scienze Giuridiche, 24 (1897), pp. 198 ss.];

-            sulla «compensatio mutuorum legatorum», monografia del 1903 [Sulla compensatio mutuorum legatorum, Sassari 1903];

-            le «Note critiche in tema di tutela» [In tema di tutela-Note critiche, in Studi Fadda, 5, Napoli 1906, pp. 95 ss.];

-            le annotazioni al Libro XXII, Titolo II de foenere nautico del Commentario delle Pandette del Glück.

     Tuttavia, gli studi di maggiore rilevanza di Flaminio Mancaleoni furono:

-            il «Contributo alla storia e alla teoria della rei vindicatio utilis», pubblicato nel 1901 [Contributo alla storia e alla teoria della rei vindicatio utilis, in Studi Sassaresi, 1 (1901), pp. 1 ss.]: uno studio che secondo quanto ha scritto Vittorio Devilla ebbe vastissimi consensi, poiché – cito le parole del Devilla – «risultava impostato dal Mancaleoni con più appropriato senso storico, con più felice critica del testo e soprattutto con impeccabile ragionamento giuridico»;

-            l’altro studio è datato 1902 e si intitola: «Appunti sulla Institutio ex re» [Appunti sulla institutio ex re, in Studi Sassaresi, 2 (1902), pp. 90 ss.; 251 ss.]; ebbe anch’esso un consenso molto ampio nella dottrina romanistica del tempo, al punto che le tesi ivi sostenute furono recepite in alcuni fondamentali manuali di Istituzioni di diritto romano dei primi decenni del Novecento, come quelli di Pietro Bonfante [P. Bonfante, Istituzioni di Diritto Romano, Milano 1907, pp. 528 ss.] e di Silvio Perozzi [S. Perozzi, Istituzioni di diritto romano, Roma 1928, pp. 551 ss.].

     Sono anche da menzionare i saggi cosiddetti “minori”, quali:

-            «Mandatum tua gratia e consilium» [Mandatum tua gratia e consilium, in Rivista Italiana per le Scienze Giuridiche, 27 (1899), pp. 367 ss.], in cui Mancaleoni espone le sue tesi sul mandato concesso nell’esclusivo interesse del mandatario;

-            «La versio in rem nel diritto giustinianeo» [La versio in rem nel diritto giustinianeo, in Il Filangieri, 24 (1899)], studio sul percorso evolutivo dell’actio in rem verso;

-             «Contributo allo studio delle interpolazioni», pubblicato nella rivista il Il Filangieri, 26 (1901), pp. 81 ss.; 267 ss.;

-            «La donazione tra vivi e la legittima del patrono nel diritto romano classico», memoria pubblicata nel secondo volume degli Studi in onore di Vittorio Scialoja, nel 1905 [pp. 609 ss.].

     Nel 1902, con il titolo «L’acquisto e la rinunzia dell’eredità in diritto romano. Lezioni», viene pubblicato a Parma il corso di Diritto romano che Flaminio Mancaleoni aveva tenuto l’anno precedente nella facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo parmense.

     Non possiamo dimenticare altri due saggi:

-            «Roma primitiva nella letteratura storica», testo della lezione pronunciata nell’Università di Sassari per l’inaugurazione dell’anno accademico 1907-1908;

-            «L’evoluzione regressiva degli istituti giuridici», prolusione al corso di Istituzioni di Diritto Romano nell’Università di Napoli e pubblicata negli Studi Sassaresi del 1921 [2ª serie, 1 (1921), pp. 1 ss.], scritto di grande spessore metodologico e di forte impianto teoretico.

     Infine, appare di particolare rilievo il saggio «Sulla natura dei diritti d’uso pubblico in relazione ai modi d’acquisto» [in Studi Sassaresi, 2ª serie, 3 (1923), pp. 1 ss.], da cui traspare come Flaminio Mancaleoni utilizzasse le categorie romanistiche quale guida ed ausilio per intepretazioni innovative del diritto contemporaneo.

Voglio concludere questa breve – e certamente lacunosa – introduzione a Flaminio Mancaleoni citando le parole del suo allievo Vittorio Devilla sull’ultima lezione del Maestro: «rimase e rimarrà memorabile l’ultima lezione di Pandette che egli volle dettare non soltanto alla presenza degli studenti, ma dei suoi ex discepoli giovani e vecchi, di colleghi professionisti, di magistrati, di tutta la intellettualità sassarese e isolana. Fu l’espressione conclusiva della attività scientifica svolta negli scritti e nella scuola per oltre un quarantennio; fu un programma e allo stesso tempo una professione di fede, un indirizzo, un monito, una larga messe di consigli che imponevano la meditazione ed aprivano orizzonti alla disciplina giuridica».

 

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Ho conosciuto le opere di Flaminio Mancaleoni grazie ad una tesi di laurea, di cui sono stato relatore [Silvia Mesina, Flaminio Mancaleoni: un romanista sassarese nella cultura giuridica italiana del primo Novecento, Anno Accademico 1998-1999]. Nel seguire quel lavoro di tesi ho maturato sempre di più la convinzione della validità del giurista, del suo legame con la scienza giuridica europea, della sua rilevanza per la storia dell’Università di Sassari e per la cultura sassarese.

A tale proposito, mi era parso insoddisfacente il giudizio su Mancaleoni espresso da Mario Talamanca in un articolo, peraltro di grande spessore, dedicato al centenario della grande rivista romanistica Bullettino dell’Istituto di Diritto Romano [Un secolo di “Bullettino”, in Bullettino dell’Istituto di Diritto Romano Vittorio Scialoja, 91, 1988 (ma 1992)], secondo il quale Mancaleoni «chiuso nella sua Sassari», sarebbe vissuto «sostanzialmente isolato» rispetto al rinnovarsi degli studi romanistici negli anni 20-30 del Novecento.

L’idea di un convegno su Flaminio Mancaleoni, ma meglio sarebbe dire sulla scienza giuridica del nostro tempo, ha trovato ampio consenso e sostegno sia nella Facoltà di Giurisprudenza, sia nel Dipartimento di Scienze Giuridiche. Tuttavia, non sarebbe stato possibile realizzare questo Convegno senza i contributi della Regione Autonoma della Sardegna e dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio; che oggi qui formalmente ringrazio.

In questi tre giorni del Convegno, che non vogliono essere soltanto una celebrazione di Flaminio Mancaleoni e della storia della nostra Università, ci interrogheremo sul rapporto tra diritto romano e cultura giuridica; sul futuro delle scienza giuridica e del diritto romano nei paesi che hanno sistemi giuridici di tradizione romanistica; infine sulle prospettive della formazione del giurista (e quindi dell’insegnamento universitario) nel XXI Secolo.

Faremo tutto ciò avvalendoci dell’impegno e della partecipazione di molti colleghi, specialisti nei diversi campi del diritto e della storia, provenienti da Università italiane e straniere: dalla Cina, dalla Croazia, dalla Grecia, dalla Jugoslavia, dalla Polonia, dalla Russia, dalla Spagna, dalla Tunisia; dall’Università di Bari, dall’Università di Cagliari, dalle due Università di Napoli, dall’Università di Parma, dall’Università del Piemonte Orientale, dalle tre Università di Roma.

Nella seduta di sabato 24 il nostro Convegno sarà onorato anche dalla partecipazione del dr. Massimo Vari, Vice Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana.

A tutti gli studiosi convenuti a Sassari per questo Convegno e a tutti i presenti: grazie di essere qui. Mentre posso dire fin d’ora con certezza che i lavori saranno di grande interesse scientifico; mi auguro che anche il soggiorno predisposto per i nostri ospiti sia tale da ripagare la fatica del viaggio di quanti sono venuti in Sardegna, anche da molto lontano.

 

 

 

Pubblicazioni di Flaminio Mancaleoni

¨     L’origine storica dell’obbligo di dotare, in Archivio Giuridico, 47 (1891), pp. 537 ss.

¨     Studi sull’acquisto dei frutti in forza di diritti reali sulla cosa fruttifera, Sassari 1896.

¨     Sulla commixtio dei nummi, in Rivista Italiana per le Scienze Giuridiche, 24 (1897), pp. 198 ss. 

¨     Il fr. 49 D. de usurp. et usucap. 41,3 e la reversio ad dominum nel furtum possessionis, in Il Filangieri, 23 (1898), pp. 460 ss.  

¨     Esame esegetico-critico del fr. 49 D. Mandati 17, 1, in Archivio Giuridico, 2, nuova serie, (1898), pp. 460 ss. 

¨     La versio in rem nel diritto giustinianeo, in Il Filangieri, 24 (1899), pp. 57 ss. 

¨     Mandatum tua gratia e consilium, in Rivista Italiana per le Scienze Giuridiche, 27 (1899), pp. 367 ss. 

¨     Contributo alla storia e alla teoria della rei vindicatio utilis, in Studi Sassaresi, 1 (1901), pp. 1 ss. 

¨     Contributo allo studio delle interpolazioni, in Il Filangieri, 26 (1901), pp. 81 ss.; 267 ss. 

¨     Appunti sulla institutio ex re, in Studi Sassaresi, 2 (1902), pp. 90 ss.; 251 ss. 

¨     L’acquisto e la rinunzia dell’eredità in diritto romano. Lezioni, Parma 1902. 

¨     Sulla compensatio mutuorum legatorum, Sassari 1903. 

¨     La donazione tra vivi e la legittima del patrono nel diritto romano classico, in Studi Scialoja, 2 (1905), pp. 609 ss. 

¨     In tema di tutela-Note critiche, in Studi Fadda, 5, Napoli 1906, pp. 95 ss. 

¨     Commentario alle Pandette di Glück, libro XXII, in coll. con Perozzi.

¨     In tema di impignorabilità delle rendite delle mense vescovili, 1906.

¨     Roma primitiva nella letteratura storica. Discorso per l’inaugurazione dell’Anno Accademico 1907-1908, Sassari 1907. 

¨     L’evoluzione regressiva degli istituti giuridici, in Studi Sassaresi, [2ª serie] 1 (1921), pp. 1 ss. 

¨     Sulla natura dei diritti d’uso pubblico in relazione ai modi di acquisto, in Studi Sassaresi, [2ª serie] 3 (1923), pp. 1 ss.