N. 9 – 2010 – Notizie
Eloisa Mura
Diario di Sardegna
Del Conte Filippo Domenico
Beraudo di
Pralormo
(1730-1734)
AM&D Edizioni
Cagliari, 2009 – pp. 268
ISBN 978-88-95462-23-3
Indice
Premessa
9
Capitolo I
Filippo Domenico Beraudo di
Pralormo
15
1 Profilo
biografico
15
2 La
formazione e gli studi universitari
18
3 La
carriera giudiziaria di un esponente della nobiltà di servizio
20
Capitolo II
LE Funzioni e l’intensa Attività di un magistrato scrupoloso
29
1 Chi «amministra la giustizia sovrana»
29
2 La
carica di reggente la Reale Cancelleria
38
3 I viceré marchese di Cortanze e marchese di Castagnole
42
4 La mancata convocazione del Parlamento
48
Capitolo III
La criminalità sarda e le prime misure repressive
52
1 Alle
origini del fenomeno
52
2 Verso
un approccio meno formalistico al
problema
54
3 La lotta tra «fazioni» e i
«criminali famosi»
60
4 La travagliata concessione
dell'indulto al bandito Pietro Mela
64
5 Nella
torre di San Pancrazio
66
Capitolo IV
chierici e Laici: un conflitto aspro e insidioso
69
1 Dal
Concordato del 1727 al riaccendersi dei contrasti
69
2 Il
reggente alle prese
con i problemi ecclesiastici
70
3 La
realtà del clero
sardo e la questione degli ordini regolari
74
4 Donativo,
pensioni, Bolla della Crociata
76
5 Un
cervello torbido»: la lunga contesa con il vescovo di Ales
82
6 Processioni
e precedenze: non
solo una questione di etichetta
86
Capitolo V
Il problema della fedeltà del regno alla dinastia
Sabauda
89
1 L’omaggio
a Carlo Emanuele III
89
2 La
«questione degli impieghi»
91
3 Il controllo degli
uomini e delle idee
93
4 Uno «strano avvenimento»
95
5 Gli echi della politica internazionale
98
6 Il
mutare della lingua e dei costumi
101
Capitolo VI
GLI
SCENARI DEL POTERE: CERIMONIALE, PROTOCOLLO ED ETICHETTA
107
1 Il linguaggio politico del cerimoniale
107
2 L'«afforo
del trigo»
112
3 Le cerimonie religiose
115
4 La vita pubblica e di corte
118
5 Protocollo ed esequie pubbliche: la
morte di Vittorio Amedeo II
122
Antologia
127
Bibliografia
241
Indice dei Nomi
263
CD-ROM:
Diario di Sardegna del conte Filippo Domenico Beraudo
di Pralormo (1730-1734)
PARTE INTRODUTTIVA di Eloisa Mura
Filippo Domenico Beraudo di Pralormo: la vita
Il Diario:
descrizione fisica
Il Diario:
criteri di edizione
Il Diario:
gli indici
IL DIARIO DI SARDEGNA
di Filippo Domenico Beraudo di Pralormo
Tomo
I (14 luglio 1730 - 3 luglio 1731) Indici Tomo I
Tomo
II (4 luglio 1731 - 2 aprile 1732) Indici Tomo II
Tomo
III (2 aprile 1732 - 6 marzo 1733) • Indici Tomo III
Tomo
IV (7 marzo 1733 - 19 giugno 1734) • Indici Tomo IV
Memoria
delle lettere spedite (1730-1734)
Quarta
di copertina
Diario di Sardegna del conte Filippo
Domenico Beraudo di Pralormo
(1730-1734): il conte di Pralormo, inviato nell'isola dal re Vittorio Amedeo II, in tre anni di soggiorno a Cagliari, in
qualità di reggente la Reale Cancelleria,
la più alta carica giudiziaria del Regno, tiene un diario dettagliatissimo in cui raccoglie appunti di lavoro,
descrizioni di ambienti, cronache di
cerimonie civili e religiose, commenti a vicende pubbliche e private. Le
annotazioni sugli affari di Stato si fondono con quelle riguardanti il cibo, il maltempo, i malesseri
personali.
In tremila
pagine descrive la vita sociale e le questioni di governo assieme alle indagini sui protagonisti di un
banditismo sardo in piena espansione eversiva, sobillato da filoaustriaci e filospagnoli, violentissimo e dilagante in decine
di villaggi della Sardegna settentrionale, insanguinati da vendette e lotte di potere. Gli inizi degli anni Trenta del
Settecento rappresentano per la classe
dirigente piemontese l'amara scoperta di una Sardegna fortemente arcaica e
intrisa di cultura di governo ancora spagnola, lontana dalla concezione assolutista e sabauda
dello Stato.
Il conte
è un uomo dalle molte virtù: colto, competente in diritto,
rigoroso e
religioso, tra i più insigni esponenti della nobiltà subalpina di
antico lignaggio, al servizio di uno Stato
piccolo, efficiente e guidato con polso
fermo dal sovrano, secondo i principi del buon governo, messi a dura prova
nell'isola dalla forza centrifuga di potenti feudatari e da un esteso foro ecclesiastico. Il conte di Pralormo, incaricato segretamente dal sovrano di verificare la correttezza e l'onestà
del viceré, lo assolverà alla fine di un'accurata indagine svolta
con tatto e diplomazia.
La
ricercatrice Eloisa Mura ha trascritto e commentato,
con un ampio studio critico, questo eccezionale documento (concesso
in tale occasione dall'archivio privato Beraudo
di Pralormo), riprodotto integralmente nel cd-rom allegato al presente volume.